Una pianta di rose sana si riconosce prima di tutto dal suo fogliame. Foglie lucide, verdi e turgide sono il segno di una rosa in piena salute. Ma quando, come nella foto, le foglie iniziano a presentare buchi di varie dimensioni, il segnale è chiaro: qualcosa sta disturbando la pianta. E come spesso accade in giardino, capire la causa precisa è la chiave per risolvere davvero il problema.
La causa più frequente delle foglie bucate nelle rose è la presenza di coleotteri o bruchi. Gli insetti masticatori, come le larve di Tentredine o i coleotteri notturni, si nutrono proprio della parte tenera delle foglie, lasciando fori irregolari e margini rosicchiati.
Per capire se si tratta di loro, basta osservare bene la pagina inferiore delle foglie, soprattutto al mattino presto o al tramonto: potresti notare piccoli bruchi verdi o larve appiattite, perfettamente mimetizzate.
Il loro attacco è rapido e silenzioso, ma in pochi giorni può compromettere la fotosintesi e indebolire la pianta.
Il modo migliore per intervenire, se l’infestazione è lieve, è rimuovere manualmente le larve e spruzzare una soluzione a base di sapone molle e olio di neem, che agisce in modo naturale ma efficace. Se invece il danno è esteso, si può ripetere il trattamento ogni tre giorni fino a ridurre la popolazione di insetti.
Buchi netti e regolari
Un’altra causa, spesso sottovalutata, è il lavoro delle api tagliafoglie (Megachile). Questi insetti utili non vanno considerati veri parassiti, perché non si nutrono delle foglie: prelevano porzioni perfettamente rotonde o ovali per costruire i loro nidi. Se i buchi sono precisi, con bordi netti, e non vi è alcun segno di deperimento generale della pianta, allora si tratta quasi sicuramente di loro.
In questo caso, non serve intervenire con trattamenti. L’unico consiglio utile è proteggere temporaneamente la pianta con una rete a maglia fine, soprattutto se si coltivano rose giovani o in vaso. È un piccolo compromesso per salvaguardare sia la salute della pianta che quella di un insetto impollinatore fondamentale.
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Buchi e macchie insieme

Se i buchi si accompagnano a macchie scure o gialle, il problema potrebbe non essere un insetto, ma un fungo. Alcune malattie come la macchia nera (Diplocarpon rosae) o la ruggine della rosa causano necrosi localizzate che, con il tempo, si seccano e cadono, lasciando veri e propri fori sulla lamina fogliare.
Per riconoscere un’infezione fungina basta osservare la sequenza: prima compaiono piccole chiazze, poi la zona colpita si secca e infine cade, creando un buco. A quel punto è fondamentale rimuovere e bruciare le foglie infette, sia sulla pianta che cadute al suolo, per evitare che le spore continuino a diffondersi.
Un rimedio naturale molto utile in questi casi è il decotto di equiseto, che rinforza i tessuti e limita la propagazione delle spore fungine. In alternativa, si possono usare prodotti a base di rame, sempre con moderazione e solo nei periodi non troppo caldi.
Quando il danno viene dal terreno
A volte le foglie bucate non sono solo il risultato di un’infestazione diretta, ma di uno stress radicale. Se il terreno è troppo compatto o poco drenante, la rosa non riesce ad assorbire correttamente i nutrienti, diventando più vulnerabile agli attacchi. In questi casi, le foglie possono mostrare segni di debolezza e diventare facili prede di insetti o funghi.

Un terreno ben drenato, arricchito con compost e sabbia grossolana, aiuta la pianta a rigenerare tessuti più robusti e a resistere naturalmente alle aggressioni esterne.
