Le regole dei vivaisti che ho imparato per concimare le mie Rose

Le belle rose non deludono mai e si mostrano in tutta la loro bellezze in più occasioni durante l’anno.

Ma per far questo e per sfoggiare le belle fioriture la rosa ha bisogno di nutrienti e tanti e in diversi momenti dell’anno.

Ma per sapere in che modo concimarle occorre fare un distinguo in base alla tipologia di coltivazione, cioè se in vaso  in piena terra.

Ti spiego come faccio io la concimazione della rosa e che tipologia di concime uso.

Quando concimare

Le rose devono contare su un terriccio ben nutrito visto il fabbisogno nutrizionale elevato.

Il periodo ideale riguarda la primavera, e se ti stai chiedendo quando cominciare c’è un segnale evidente che ti da indicazioni precise su quando cominciare. Sto parlando dei primi germogli, a seguito del letargo invernale.

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Non appena ti accorgi che i rami sono pieni di gemme quello è il momento opportuno per cominciare.

Occorre però fare una distinzione in base all’età della pianta e anche in base alla tipologia di coltivazione, se in vaso o in giardino.

Se sono rose giovani

Quando parliamo di rose giovani facciamo riferimento al primo anno di vita.

In questo caso la rosa dovrebbe poter godere di un terriccio ancora ricco, nel quale si sta degradando lo stallatico posto alla base della rosa al momento dell’impianto.

Se l’impianto è stato fatto nel modo corretto, utilizzando stallatico e terriccio adeguato con i giusti nutrienti, la cui degradazione ha luogo durante tutto il successivo anno, allora la rosa non ha bisogno di nulla.

In caso contrario occorre trattarla come una rosa piantata in giardino di cui diremo tra poco.

Se coltivata in vaso

Le piante in vaso hanno a disposizione una quantità di spazio e nutrienti limitata e soggetta a maggiore degradazione nel tempo a causa dell’irrigazione che lava letteralmente il terriccio, che nel tempo si rende esausto e privo di ogni genere di nutriente.

Le componenti degradano a tal punto da rendere il terriccio impermeabile e compatto, pesante e non arieggiato.

In questo caso, la tipologia di concime da utilizzare preferibilmente è un concime a lento rilascio, quello granulare che ha la possibilità di degradare lentamente nei successivi quattro mesi.

Io prediligo quello granulare semplicemente perché devo somministrarlo in un’unica soluzione e non rischio di danneggiare la pianta con un rilascio immediato di nutrienti che potrebbe compromettere le radici di conseguenza la loro funzione.

In questo caso vanno concimate in due momenti specifici, cioè con l’arrivo della primavera nel momento in cui vi sono le prime gemme e poi prima del grande caldo, a ridosso del mese di luglio per offrire alla pianta la possibilità di servirsi di quei nutrienti che la rendono tenace al caldo.

Se coltivata in giardino

La concimazione delle rose in piena terra va effettuata in due momenti specifici che hanno la funzione di sostenere la rosa in due momenti diversi, momenti nei quali la pianta ha esigenze diverse.

Il primo momento è il canonico arrivo della primavera, all’apparizione delle prime gemme a partire da fine febbraio solitamente.

In questo specifico momento è possibile utilizzare un concime a base di azoto e potassio in percentuale maggiore per dare una spinta alla produzione natia e per sostenere la rosa dotandola di resistenza agli agenti patogeni e ai parassiti in agguato in questo specifico momento dell’anno.

La seconda fase di concimazione deve avvenire tra ottobre e novembre, una concimazione che può utilizzare un prodotto granulare a lenta cessione che avrà la possibilità di degradarsi durante tutto l’inverno, insieme a dello stallatico che ha una funzione lungimirante, perché prepara la rosa a quello che sarà nella successiva primavera.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.