Non poto subito le Rose dopo la sfiorita così posso Moltiplicarle in questo modo

La potatura delle rose, qualunque sia la varietà va fatta al momento giusto soprattutto prendendo in considerazione alcune cose che è possibile fare o non fare se sbagliamo le tempistiche.

In questo caso sto parlando delle mie intenzioni di volerla riprodurre a partire dal seme e questo è possibile solo a seguito della fioritura.

Ma dove sono i semi? Ti stupirà sapere che i semi sono proprio in quelle bacche rosse che arrivano mesi dopo la fioritura e se potiamo immediatamente la pianta non le vedremo mai.

Ti spiego perché non poto subito la rosa se ho intenzione di riprodurla.

Cosa succede dopo la fioritura

A seguito della stagione di fioritura, a partire dall’inizio dell’autunno, lì dove è sbocciata la rosa, si formano delle protuberanze. Prima di colore verde, poi di un colore rosso, quando giunti a maturazione, si formano i cinorrodi.

Il cinorrodo, detto anche falso frutto, è una simil bacca nella quale vanno a maturare i semi delle nostre rose. Alcuni contengono pochi semi, altri invece possono contenerne dozzine.

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La colorazione rossiccia arriva in autunno, ed è proprio il colore dei cinorrodi a dirci che  i semi sono ormai abbastanza maturi e pronti per essere colti.

Se sarai impaziente nel coglierli, ad esempio quando hanno una colorazione ancora verde, ti ritroverai con dei semi immaturi, e quindi inutilizzabili.

Non far colorare i falsi frutti di marrone, quindi coglierli troppo tardi, o potresti ritrovarti con dei semi già marci, in inverno inoltrato.

Come estraggo i semi

Dopo aver potato le rose e prelevato i cinorrodi rossicci mi procuro un coltello ben affilato e comincio ad inciderli.

Taglio le cime del falso frutto e poi incido per il lungo la bacca, così da aprirla delicatamente e non danneggiare i semi con il coltello.

Li sciacquo per bene privandoli della componente gelatinosa che li circonda e poi mi metto d’impegno per farli attivare con un processo definito di vernalizzazione.

Come si attivano i semi

L’attivazione dei semi è necessaria poiché il seme estratto è dormiente ed affinché si attivi necessita di una temperatura specifica e condizioni tipiche.

Non tutti sanno che i semi di rose hanno bisogno di basse temperature per poter germinare. Altro elemento essenziale è l’umidità, che insieme al freddo rappresentano i due elementi chiave per attivare i nostri semi.

Mi procuro della carta assorbente e la inumidisco con uno spruzzino. Poi ripongo i semi nella carta umida e una volta piegata la chiudo in un sacchetto per alimenti e li metto in frigo.

Dovranno trascorrere almeno due mesi, nei quali di tanto in tanto andremo a controllare i nostri semi affinché non si formino muffe e inumidire la carta qualora nel frattempo si fosse asciugata.

Quando vedrai spuntare piccole radichette è il momento di trasferirli nel terriccio.

Come piantarli

Io uso della torba o dei dischetti appositi disidratati o al massimo del terriccio molto soffice.

Con le dita faccio dei piccoli solchi, profondi solo un paio di centimetri.

Lascio cadere il seme e do dei colpi al vaso così da lasciar cadere sul seme il terriccio, senza pressarlo o compattarlo sui semi.

Bagno il terriccio con moderazione e lo copro con un sacchetto per alimenti creando così una piccola serra che possa trattenere l’umidità, tenendo il vasetto lontano dal sole.

I germogli arriveranno dopo qualche settimana.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.