La potatura delle rose, qualunque sia la varietà va fatta al momento giusto soprattutto prendendo in considerazione alcune cose che è possibile fare o non fare se sbagliamo le tempistiche.
In questo caso sto parlando delle mie intenzioni di volerla riprodurre a partire dal seme e questo è possibile solo a seguito della fioritura.
Ma dove sono i semi? Ti stupirà sapere che i semi sono proprio in quelle bacche rosse che arrivano mesi dopo la fioritura e se potiamo immediatamente la pianta non le vedremo mai.
Ti spiego perché non poto subito la rosa se ho intenzione di riprodurla.
COSA SCOPRIRAI
Cosa succede dopo la fioritura
A seguito della stagione di fioritura, a partire dall’inizio dell’autunno, lì dove è sbocciata la rosa, si formano delle protuberanze. Prima di colore verde, poi di un colore rosso, quando giunti a maturazione, si formano i cinorrodi.
Il cinorrodo, detto anche falso frutto, è una simil bacca nella quale vanno a maturare i semi delle nostre rose. Alcuni contengono pochi semi, altri invece possono contenerne dozzine.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!La colorazione rossiccia arriva in autunno, ed è proprio il colore dei cinorrodi a dirci che i semi sono ormai abbastanza maturi e pronti per essere colti.
Se sarai impaziente nel coglierli, ad esempio quando hanno una colorazione ancora verde, ti ritroverai con dei semi immaturi, e quindi inutilizzabili.
Non far colorare i falsi frutti di marrone, quindi coglierli troppo tardi, o potresti ritrovarti con dei semi già marci, in inverno inoltrato.
Come estraggo i semi
Dopo aver potato le rose e prelevato i cinorrodi rossicci mi procuro un coltello ben affilato e comincio ad inciderli.
Taglio le cime del falso frutto e poi incido per il lungo la bacca, così da aprirla delicatamente e non danneggiare i semi con il coltello.
Li sciacquo per bene privandoli della componente gelatinosa che li circonda e poi mi metto d’impegno per farli attivare con un processo definito di vernalizzazione.
Come si attivano i semi
L’attivazione dei semi è necessaria poiché il seme estratto è dormiente ed affinché si attivi necessita di una temperatura specifica e condizioni tipiche.
Non tutti sanno che i semi di rose hanno bisogno di basse temperature per poter germinare. Altro elemento essenziale è l’umidità, che insieme al freddo rappresentano i due elementi chiave per attivare i nostri semi.
Mi procuro della carta assorbente e la inumidisco con uno spruzzino. Poi ripongo i semi nella carta umida e una volta piegata la chiudo in un sacchetto per alimenti e li metto in frigo.
Dovranno trascorrere almeno due mesi, nei quali di tanto in tanto andremo a controllare i nostri semi affinché non si formino muffe e inumidire la carta qualora nel frattempo si fosse asciugata.
Quando vedrai spuntare piccole radichette è il momento di trasferirli nel terriccio.
Come piantarli
Io uso della torba o dei dischetti appositi disidratati o al massimo del terriccio molto soffice.
Con le dita faccio dei piccoli solchi, profondi solo un paio di centimetri.
Lascio cadere il seme e do dei colpi al vaso così da lasciar cadere sul seme il terriccio, senza pressarlo o compattarlo sui semi.
Bagno il terriccio con moderazione e lo copro con un sacchetto per alimenti creando così una piccola serra che possa trattenere l’umidità, tenendo il vasetto lontano dal sole.
I germogli arriveranno dopo qualche settimana.