Per capire quando è il momento di innaffiare le piante, esistono alcuni metodi che puoi utilizzare e che ti tornano molto utili per non esagerare con le innaffiature.
Il metodo qui esposto è un’alternativa casalinga ad uno strumento professionale quale l’igrometro per le piante, ovvero uno strumento che misura con precisione l’umidità del terreno.
Ciò non significa che il metodo dello spiedino sia meno efficace per capire quanto è umido il terreno; di certo non ti darà il livello preciso di umidità ma riuscirai comunque a valutare se sia il caso o no di innaffiare.
Vediamo allora insieme come risolvere per sempre il problema delle innaffiature delle piante usando un bastoncino di legno!
Perché la frequenza di innaffiatura è importante
Quando ti ritrovi a valutare se sia il caso o meno di innaffiare la tua pianta, la domanda che ti poni è: quanta acqua dovrei dare?
Ma è davvero questa la domanda giusta da porsi? In realtà no.
La differenza tra innaffiare una pianta grassa e innaffiare una pianta a foglia verde non sta nella quantità d’acqua che si usa durante le innaffiature ma nella frequenza con cui innaffi.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!Le piante si innaffiano tutte allo stesso modo: il terreno deve essere inumidito in modo uniforme fino alle radici, ma se le piante grasse possono attendere anche un mese prima della successiva innaffiatura, le comuni piante d’appartamento invece devono essere innaffiate con una scadenza più breve (dopo qualche settimana).
Ovviamente sulla frequenza di innaffiatura influiscono molti fattori quali l’umidità dell’ambiente, la stagione, la circolazione dell’aria.
Usa lo spiedino per capire quando innaffiare
Ma aldilà di tutte le regole su quale sia la frequenza giusta per ogni pianta in cui ricevere l’innaffiatura di routine, c’è un modo semplice ed immediato per capire se è il momento di innaffiare o meno la tua pianta.
Questo metodo consiste nell’usare uno spiedino di legno (o uno stuzzicadenti nel caso di vasi piccoli e poco profondi) per valutare quanto è umido il terreno e soprattutto a che profondità.
Ti consiglio di lasciare lo spiedino per almeno 1-2 minuti nel terreno, in modo che assorba meglio l’umidità nel terreno.
Se lo spiedino è completamente asciutto
Quando inserisci lo spiedino nel terreno fai sempre attenzione a non provocare uno shock alle radici, inseriscilo con delicatezza fino alla base del vaso.
Se, una volta tirato fuori lo spiedino, risulta completamente asciutto, ciò significa che il terreno è privo di umidità e che è il momento di annaffiare.
Se lo spiedino è completamente umido
Se estrai lo spiedino di legno dal terreno della pianta in vaso e noti che si è scurito completamente, significa che il terreno è ancora umido dall’ultima innaffiatura.
In questo caso dovresti aspettare ancora prima di innaffiare di nuovo, poiché se non si asciuga completamente il terreno, rischi di far marcire le radici della tua pianta creando dei ristagni d’acqua.
Se lo spiedino è umido solo alla base
Quando inserisci il bastoncino nel vaso ed estraendolo resta umido solo per metà, vuol dire che la prima parte del terreno della pianta in vaso si è asciugato ma la base del vaso è ancora umida.
Cosa fare in questo caso? Di nuovo, aspettare. Ovviamente dovrai attendere di meno perché il terreno risulti poi completamente asciutto, ma è sempre meglio non rischiare di far marcire le radici.
Tuttavia, ogni pianta è a sé, dunque se la pianta in questione vuole un terreno costantemente umido, allora a questo punto potrai innaffiare senza aspettare che si asciughi completamente.