Non è semplice dotarsi della corteccia giusta quando si tratta di rinnovare il materiale che compone il substrato dell’orchidea.
Non si tratta di semplice terriccio, ma di un mix composto da corteccia, sfagno e materiali inerti utili proprio alla buona crescita di radici epifite come quelle dell’orchidea, completamente diverse da quelle delle altre piante.
Sai come sceglierla e quale scegliere? Ti presento alcune varietà di corteccia utile allo scopo.
A cosa serve la corteccia?
La corteccia è in grado di dissipare l’umidità e assorbirla prevenendo il marciume delle radici. Decomponendosi, offre nutrienti fungendo da ammendante.
Molti tipi di cortecce inoltre contengono componenti antisettiche e antibatteriche.
La sua consistenza grossolana aiuta a rendere il substrato dell’orchidea ben arieggiato e dà la possibilità alle radici di attaccarvisi senza restare perennemente umido.
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Le cortecce hanno caratteristiche differenti, cambiano in modo rilevante a seconda della pianta.
In linea generale il tipo di corteccia maggiormente indicato per le orchidee è quella delle conifere.
- Pino: Si tratta di materiale facile da trovare ed economico, ricco di sostanze nutritive che fornisce all’orchidea decomponendosi in un tempo non eccessivamente prolungato. Contiene pochissima resina;
- Abete rosso: potrebbe essere una valida alternativa vista la rapidità della decomposizione e l’alta concentrazione di materiale nutritivo che può offrire all’orchidea decomponendosi, ma contiene molta resina e va sostituita di frequente;
- Quercia: contiene una grande quantità di sostanze nutritive. Ma è molto dura, si sfalda con difficoltà, sarebbe bene acquistarla già ridotta in pezzi;
- Orchiata: Si tratta di una corteccia ottenuta dal Pinus radiata che trattiene molta acqua, può lasciare il pH dell’orchidea stabile nel decomporsi, sempre intorno a 6.
Che caratteristiche deve avere?
La corteccia utilizzata deve avere poca resina per non attirare agenti patogeni e larve pronte a nutrirsene.
Mai utilizzare una corteccia marcia o di piante indotte a marciume o non ci vuole nulla a far diffondere muffe o parassitosi su tutto l’apparato radicale.
La corteccia deve essere particolarmente leggera e facile da manipolare, facile da rompere, che possa decomporrsi nel tempo.
Assicurati che la corteccia abbia un colorito sempre chiaro, in base alla natura della pianta alla quale appartiene, poiché questo denota un materiale non bruciato eccessivamente dal sole e quindi inutile e privo di nutrienti per la tua orchidea.