Per anni l’aeonium non mi ha regalato mai la soddisfazione di mostrare i suoi fiori che per qualcuno possono sembrare insignificanti, io li trovo invece incantevoli.
Allora ho provato ad impegnarmi nella cura per poter capire cosa stessi sbagliato e che tipo di necessità l’eonium avesse nello specifico per poter fiorire, non trattandolo come tutte le altre piante.
Sono riuscito poi a farlo fiorire e ti spiego come ho fatto.
COSA SCOPRIRAI
Quando fiorisce?
Il tipico fiore a forma di stella, minuscolo e giallo spunta nei casi più fortunati in due momenti specifici dell’anno.
Il periodo più comune di fioritura alla nostra latitudine è quello estivo, durante il quale la pianta gode della temperatura giusta per la fioritura.
Parliamo di latitudine perché in base a questa il periodo di fioritura cambia, anche di molti mesi.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!Essendo una pianta originaria dell’emisfero australe, il suo periodo di fioritura naturale è quello che coincide col nostro periodo invernale. Dunque, potrebbe capitare di vederla piena di fiori anche d’inverno.
Ho capito che non aveva spazio
Piante come l’aeonium, si propagano molto velocemente, e quello che comincia a mancare in un vaso affollato è lo spazio.
Questo vuol dire che la pianta comincia a non avere i nutrienti necessari proprio in un periodo nel quale i nutrienti sono essenziali per la fioritura, il periodo di massimo sforzo per una pianta, anche se tenace.
Quindi, dopo l’estate ho provveduto a dividere la pianta in più esemplari, dando a ciascuna parte il proprio vaso e favorendone l’espansione e la crescita in uno spazio ampio.
L’ho fatto tramite il metodo della divisione: dopo aver svasato la pianta, ho smosso l’apparato radicale per scrollare il terriccio.
Ho diviso i vari cespi in porzioni di circa 20 cm di diametro, facendo attenzione a non danneggiare in modo critico le radici. Noterai che seguendo i singoli rami, questi hanno ciascuno le proprie radici.
Quindi ti basterà separare i singoli gruppi di radici che riconducono ad un unico ramo senza danneggiare l’apparato radicale.
Ho rinvasato ogni singolo cespo e innaffiato regolarmente finché la pianta non ha ripreso a vegetare, e stando meglio poi a fiorire.
Aveva bisogno di più luce
L’aeonium si adatta ma se deve fiorire apprezza particolarmente le esposizioni soleggiate.
Almeno 4 ore al giorno fai in modo che possa godere di luce diretta per poi assicurarle un luogo comunque luminoso per il resto della giornata.
Un’esposizione ad est potrebbe essere il luogo ideale poiché potrebbe godere della luce diretta per poche ore al mattino e poi di luce indiretta ma comunque brillante per il resto della giornata.
Anche se si adatta bene a qualsiasi esposizione, anche in zone più ombreggiate, questo le permette di sopravvivere, anche bene, ma non di dare il massimo e quindi fiorire.
Non l’avevo mai concimata
Proprio per la sua proverbiale resistenza e adattabilità diamo per scontato che non abbia bisogno di nulla, tantomeno di nutrienti forniti dai fertilizzanti.
In realtà anche per una crassulacea è fondamentale che il terriccio sia ricco di nutrienti.
Col tempo il terriccio tende ad impoverirsi e possiamo fare in modo di rinvigorirlo unicamente con del fertilizzante.
Ho utilizzato un fertilizzante fai da te semplice da realizzare, servendoti di bucce di banana. In questo caso il tuo aeonium potrà beneficiare di potassio, particolarmente adatto per le crassulaceae.
L’ho tenuta in secca
Tra le condizioni ideali, quella dell’aridità è una di queste.
Quando parliamo di aridità non intendiamo indurre in sofferenza la pianta, ma siamo abituati ad innaffiare le piante grasse come piante comuni che hanno bisogno di costanti innaffiature.
Al contrario, l’aeonium, soprattutto nei mesi freddi, richiede che vi siano lunghe pause tra un’innaffiatura e l’altra, tanto da riprodurre le condizioni del suo habitat naturale, ma non troppo da rendere le foglie rinsecchite o secche.