Quando, anni fa, ho adottato la prima piantina di aloe vera, non credevo sarebbe stato l’inizio di una vera e propria passione per questa pianta.
Infatti, nel tempo, ho arricchito la mia collezione di molte altre piantine di aloe che ho collocato tra gli ambienti interni di casa mia e quelli esterni.
A volte, soprattutto nel periodo estivo, ho notato però che la mia piantina di aloe stava seccando e diventando marrone.
Cosa accadeva alla mia pianta
Inizialmente, erano le punte della mia aloe a scurirsi come se si stessero bruciando. Insomma, un fenomeno non proprio bello da osservare!
Con il passare di qualche settimana, però, erano tutte le foglie dell’aloe che, nella loro interezza, seccavano e diventavano marroni. Anzi, la punta di molte foglie seccava a tal punto da diventare estremamente sottile e fragile al tocco, avendo perso la loro vecchia consistenza carnosa.
In alcuni casi, la pianta era diventata così irriconoscibile che ho dovuto buttarla via.
I motivi
Farò una piccola, ma necessaria precisazione. L’aloe è considerata una pianta da interni, ma nulla vieta di coltivarla anche all’esterno, soprattutto nei mesi caldi e luminosi.
Questa pianta ha la nomea di resistere più che bene alla luce solare e al caldo. Va detto, però, che la luce solare diretta e forte, abbinata a temperature davvero molto alte, possono mettere in pericolo la salute della pianta.
Nel caso della mia pianta, tuttavia, non si trattava solo di questo! Purtroppo, dopo aver rinvasato la pianta l’anno precedente, non avevo provveduto a fare lo stesso al ripresentarsi della nuova primavera.
Così, l’aloe era cresciuta in uno spazio che, per le sue radici, non era sufficiente. Questo stato di sofferenza, più ancora dell’esposizione solare, può portare l’aloe a diventare marrone e a seccare.
Capire che la pianta ha bisogno del rinvaso non è difficile: basta osservare quando le sue foglie riempiono l’intero spazio del vaso.
Prevenire è meglio che curare
I detti delle nonne sono sempre verissimi e il “prevenire è meglio che curare” vale anche per il mondo delle piante.
E, infatti, molte volte ho dovuto buttar via piantine di aloe ormai irrecuperabili, quando avrei potuto giocare d’anticipo e salvare così la pianta.
Per farlo, basta rinvasare la pianta ogni anno in primavera e stare attenti nel separare e rinvasare altrove i polloni, ossia le piantine figlie che possono portare allo sviluppo di vere e proprie altre piantine.
Inoltre, è importantissimo che, nelle giornate più afose e calde dell’estate, si presti un po’ di attenzione alla pianta spostandola in un posto un po’ più in ombra e al fresco, nonostante la sua nomea di pianta amante del sole. Ti assicuro che è un gesto che non ti costa nulla e che potrebbe salvare la tua aloe dall’appassimento.
Ho capito poi che, al di là di questi gesti, non bisogna mai sottovalutare lo stato di salute di questa pianta solo perché è una pianta grassa. Ti suggerisco di stare sempre attento alle necessità dell’aloe, in particolare a quelle relative alla sua innaffiatura nel corso dei mesi caldi.