Come trattare le Orchidee prima di partire per le vacanze

Stiamo per partire per le vacanze e per lasciare le nostre orchidee sole solette per un periodo medio lungo.

Io sono solito preparare l’orchidea alla mia assenza, attuando una serie di strategie affinché possa comunque avere ciò di cui ha bisogno in mia assenza.

Questo è quello che faccio quando sto per partire per le vacane con la mia orchidea.

Deve sempre avere l’umidità di cui ha bisogno

Devi assicurarti che l’orchidea, lasciata a sé stessa per 15 giorni, possa godere di una adeguata percentuale di umidità nell0aria e per farlo puoi manipolare l’umidità in molti modi duraturi.

Quello più frequente e comodo consiste nel riporre il vaso della tu orchidea su di un sottovaso con ciottoli e acqua di modo che, nel corso dei giorni, l’acqua che evapora innalza l’umidità circostante al fogliame dell’orchidea per i giorni successivi.

Non lasciarle al buio

Come per il restante periodo dell’anno l’orchidea deve avere abbastanza luce, ma che sia sempre luce indiretta e mai cocente, per poter sopravvivere e lasciando le nostre case molte stanze restano al buio durante le vacanze.

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Posiziona l’orchidea in un punto della casa che sia ben illuminato anche quando sei via per le vacanze, che non sia alla luce diretta del sole visto quanto sono cocenti i raggi ma che almeno consenta all’orchidea di avere luce indiretta per almeno 12 ore.

Se non ti è possibile lasciarla a ridosso di una finestra, magari esposta ad est esistono delle luci artificiali che puoi procurarti online da programmare e tenere accese per le ore che servono.

Ha bisogno di un ricircolo d’aria

Questo punto dipende dalla durata del periodo di assenza. Se superiore ai 15 giorni devi poterle garantire un ricambio.

Puoi lasciarle uno spiffero aperto per evitare che soffra per il mancato ricambio di aria oppure servirti di piccoli ventilatori che puoi acquistare su internet, sono fatti apposta per fare in modo che l’orchidea abbia un ricircolo di aria adeguato.

Puoi innaffiarla anche se sei assente

Anche l’innaffiatura e la cadenza varia in base al periodo di assenza.

Se si tratta di una sola settimana, può bastare una bagnatura per la tua orchidea fatta a ridosso della partenza. Se il substrato è di buona qualità sarà in grado di trattenere l’umidità per il tempo necessario.

Altro discorso riguarda un’assenza più lunga, intorno ai 15 giorni. Anche se è sempre meglio che vi sia meno acqua piuttosto che acqua in eccesso puoi adottare diverse strategie comode e fai da te.

Puoi innanzitutto aiutarti con lo sfagno: avvolgi dolcemente le radici aeree della tua orchidea con dello sfagno umido che è ritentivo ed è in grado di mantenerle umide ma non zuppe e quindi farle marcire.

Puoi creare delle bottiglie di acqua di cui avrai bucato il tappo con un chiodo e capovolte all’interno del vaso della nostra orchidea.

Goccia a goccia l’orchidea potrà restare idratata per il tempo necessario alla nostra assenza.

Orientativamente 1 bottiglia da 1 litro per una Phalaenopsis normale con un vaso dal diametro di 12 cm può bastare per 10-15 giorni. Puoi fare una prova prima di partire così che da avere la certezza di non lasciarla a secco.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.