Prima di interrare un bulbo di ciclamino dobbiamo constatarne l’integrità.
Si tratta di prendere in esame alcuni segnali da interpretare in modo specifico e dai quali capire se la messa a dimora del bulbo del ciclamino andrà a buon fine.
Questi sono 3 segnali da tener presente prima di interrare un bulbo di ciclamino.
COSA SCOPRIRAI
La parte esterna è integra?
Il bulbo del ciclamino ha diverse componenti che lo rendono semplicemente perfetto poiché all’interno contiene tutto quanto serve per vivere.
Nello specifico ci interessa capire se la sua parte esterna è integra e nello specifico la parte inferiore.
Osserva la parte inferiore del bulbo del ciclamino: devi constatarne l’integrità e la consistenza poiché è da lì che si svilupperanno le radici.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!Comprenderai come danno alla parte basale del bulbo assicurano già una totale compromissione e un sicuro insuccesso della messa a dimora del ciclamino.
Ha macchie sulla superficie?
I bulbi sono dispositivi destinate a durar per anni ma la loro longevità spesso è messa a dura prova da infezioni che ne intaccano l’integrità, questo dovuto alla cattiva conservazione, anche domestica e soprattutto se si tratta della grande distribuzione come i supermercati.
Verifica che sulla loro superficie non vi siano piccole macchie causate da funghi.
Le infezioni fungine spesso vanno ad intaccare la parte esterna del bulbo del ciclamino e potrebbero compromettere l’attecchimento del bulbo stesso al suolo una volta piantato.
Non solo il bulbo è compromesso, ma potresti infettare anche il suolo nel quale vai ad impiantarlo oppure infettare di conseguenza le altre piante.
È molle?
Stringi il bulbo del ciclamino per constatarne la consistenza.
Un bulbo non deve mai risultare molle e la parte esterna deve essere integra e non sfogliarsi al tatto, altro segno di un marciume in atto.
Un bulbo molle è un bulbo già altamente compromesso, che non riprenderà mai la sua consistenza originaria.
Potrebbe essere sia marcio sia affetto da infezione fungina e quindi scartalo a priori.
Questo è un aspetto importantissimo poiché non appena interrato, il bulbo viene a contatto con l’umidità del terriccio e se la sua consistenza è già compromessa, avrà ben poche speranze di farcela.
Erwinia carotovora
Il genere Erwinia identifica una famiglia di batteri che possono attaccare le piante bulbose, tra cui anche il ciclamino.
Il risultato finale consiste nel marciume del bulbo ma per giungere a questo ci sono una serie di segnali che puoi tener ben presente nell’osservazione del tuo ciclamino.
Inizialmente la malattia comporta una degenerazione del fogliame del ciclamino che cominci ad afflosciarsi ed avvizzire.
Il picciolo della foglia diventa molle e proprio sull’attaccatura della foglia al bulbo è possibile riscontare macchie oleose biancastre.
A questo punto la foglia comincia ad ingiallire velocemente anche da un giorno all’altro.
Il bulbo cominci ad essere maleodorante e la sua consistenza rammollisce alla sola pressione delle dita.
Talvolta sulla superficie del bulbo è visibile una mucosa biancastra.
Rimedio
Quando si tratta di queste malattie appartenenti al genere Erwinia non esiste alcun tipo di trattamento da attuare per la cura.
L’unica nostra arma è la prevenzione, cioè, evitare tutte quei fattori che possono contribuire all’infezione e allo sviluppo della malattia.
Assicurati di tenere il ciclamino sempre in un luogo luminoso e molto areato.
Evita sbalzi termici o irregolarità nelle innaffiature tali da rendere il terriccio troppo umido o troppo secco.
Nella scelta di un terriccio ideale non accumulare solo torba che si compatta quando secca ed impedisce l’areazione del substrato.
Non lasciare il bulbo bagnato ma innaffia ad immersione. A tal proposito, si tratta dello stesso metodo che uso con le orchidee, te lo mostro in questo video: