La Guzmania è una delle bromelie più coltivate in appartamento per via del suo aspetto esotico: foglie verdi che formano una rosetta elegante e, dal centro, un’infiorescenza colorata che può essere rossa, arancio, gialla o rosa.
Una delle caratteristiche che più sorprende chi la coltiva per la prima volta è che la pianta produce un solo fiore nella vita, un’infiorescenza che dura diversi mesi ma che, una volta appassita, segna l’inizio del declino della rosetta madre.
Questo non significa che la Guzmania muoia del tutto, perché prima di esaurirsi produce i “polloni”, piccole piantine laterali che porteranno avanti il ciclo.
COSA SCOPRIRAI
Come stimolare la fioritura
La Guzmania ha bisogno di condizioni precise per arrivare alla fioritura. Non basta tenerla in un angolo del salotto: la pianta percepisce la luce, la temperatura e l’umidità come segnali che le dicono se è il momento giusto per fiorire. La luce deve essere abbondante ma filtrata, mai sole diretto che brucia le foglie.
La temperatura ideale è quella tipica di un interno stabile, intorno ai 20-25 °C, senza sbalzi e correnti fredde. Ma il vero segreto è l’umidità: la Guzmania è abituata a vivere sugli alberi delle foreste tropicali, quindi richiede un’aria umida. Vaporizzazioni regolari o un sottovaso con argilla espansa bagnata creano un microclima che la stimola a fiorire.
Un trucco poco conosciuto
Chi coltiva Guzmania da anni conosce un trucco casalingo che può stimolare la comparsa del fiore: usare l’etilene prodotto naturalmente dalla frutta matura. Basta mettere la pianta in un sacchetto trasparente insieme a una mela o a una banana per circa una settimana, controllando ogni giorno lo stato della pianta per evitare eccessi di umidità. Questo gas naturale agisce come un segnale ormonale e può indurre la fioritura, soprattutto se la pianta è già abbastanza matura e pronta a fiorire.
Come far durare a lungo il fiore
Una volta comparsa, l’infiorescenza della Guzmania è molto duratura, ma la sua bellezza può essere compromessa da errori banali. Il punto più delicato è l’acqua: non va mai lasciata stagnare nel sottovaso, ma deve essere versata direttamente nel “calice” formato dalla rosetta centrale di foglie. È lì che la pianta assorbe umidità e nutrienti. Questa acqua va cambiata regolarmente per evitare fermentazioni o marciumi. Inoltre, l’acqua ideale è povera di calcare, come quella piovana o demineralizzata, perché il calcare rovina le foglie e riduce la vitalità del fiore.
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Preparare la nuova generazione
Mentre la Guzmania fiorisce, comincia a produrre i suoi polloni alla base. Non bisogna avere fretta di separarli: vanno lasciati crescere fino a quando hanno almeno un terzo dell’altezza della pianta madre.
Solo allora possono essere staccati e messi in un nuovo vaso, dove inizieranno il loro percorso fino alla successiva fioritura. È un ciclo lento ma affascinante, che permette di avere Guzmania fiorite anno dopo anno senza dover ricomprare nuove piante.
