A metà novembre, trovare ancora le palline dei semi attaccate al ciclamino non è così raro come si può pensare. La pianta infatti è in una fase delicata: ha già fatto la prima fioritura autunnale, soprattutto le varietà precoci, ma sta ancora completando lentamente la maturazione dei semi prima del riposo invernale che avverrà fra qualche mese.
È un momento in cui il freddo, l’umidità e le giornate corte rallentano tutti i suoi processi, perciò le capsule rimangono chiuse più a lungo del solito.
Chi non conosce bene il ciclo del ciclamino può pensare che sia un problema, ma in realtà è solo il ritmo naturale della stagione.
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Perché a novembre le palline non si aprono ancora
Il ciclamino forma i semi quando la fioritura finisce: gli steli si arrotolano verso il basso e alla loro estremità compare la classica pallina verde. In autunno avanzato, però, la temperatura più bassa rallenta la maturazione interna. Le capsule restano sode e compatte perché i semi non hanno raggiunto il punto in cui la pianta “decide” che possono essere rilasciati.
In questo periodo il ciclamino beve meno e cresce meno, ma continua comunque a convogliare energia nei semi. Se la pianta è tenuta all’esterno, l’umidità costante e il freddo accentuano la lentezza del processo; se è in un balcone riparato o in veranda, la maturazione può essere un po’ più veloce. È normale che a novembre le capsule siano ancora chiuse.
Come capire se i semi stanno maturando
Un segnale utile, anche in questa stagione, è osservare lo stelo. Se è ancora verde e turgido, la pianta non ha finito il lavoro. Quando invece lo stelo si ingiallisce e perde tensione, la capsula sta per aprirsi. La pallina che matura non rimane verde brillante: assume toni più pallidi, tende al giallo o al marroncino chiaro.
Non bisogna forzare la mano: se provi ad aprirla e i semi sono chiari o addirittura bianchi, significherebbe buttar via un intero ciclo produttivo della pianta.
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Cosa fare per non compromettere i semi
A novembre il ciclamino richiede un equilibrio molto preciso: né troppa acqua né troppa siccità. Il rischio maggiore, a questo punto della stagione, è tenere il terreno troppo bagnato pensando di “aiutare” la pianta. L’acqua in eccesso può far marcire la base degli steli proprio mentre portano a termine la maturazione.
Meglio bagnare poco e solo quando il terriccio è asciutto in superficie. La pianta non sta più producendo fiori, quindi i suoi consumi sono ridotti. Il compito del giardiniere, ora, è semplicemente accompagnare questa fase senza disturbare il processo.
Quando raccogliere le capsule
Nelle regioni più fredde, la maturazione vera e propria spesso avviene tra fine novembre e dicembre. Se la tua pianta è all’aperto e le temperature scendono sotto i 6–7 °C, la capsula può richiedere ancora più tempo.
È possibile che alcune rimangano chiuse per tutto l’inverno e si aprano spontaneamente a inizio primavera: anche questo è normale. In quel caso lo stelo seccherà e la capsula cadrà da sola.
Se lo stelo è già ingiallito ma la capsula non si apre, puoi staccarla solo quando viene via con un leggero tocco, senza tirare. Lasciala asciugare in casa, su un foglio di carta, per alcuni giorni: si aprirà da sola rilasciando semi scuri e maturi.
Come conservare e usare i semi
Una volta aperti, i semi vanno conservati in un luogo asciutto e fresco, dentro una bustina di carta o un piccolo barattolo. La semina non va fatta ora: il ciclamino ha bisogno di un clima fresco ma non freddo per germinare, perciò il periodo ideale è fine estate – inizio autunno dell’anno successivo.
Prima della semina, puoi lasciarli in ammollo per una notte per reidratarli: germineranno più velocemente.
