Perché La Calathea Insignis ha le foglie color Ruggine?

Di origine tropicale, originaria del Brasile, seppur esigente in termini di temperatura ed umidità, la Calathea insignis è una delle più semplici da coltivare. 

Le sue foglie che sembrano le piume della coda di un pavone vista la fantasia che mostra la sua variegatura si adattano facilmente all’ambiente domestico.

Appartenente alla famiglia delle Marantaceae, è imparentata con le cosiddette piante preghiera: La sera, le foglie delle piante di calathea si piegano in posizione verticale alla base del gambo, come se la pianta stesse per pregare.

Ma le macchie arrugginite che deturpano il suo bel fogliame non solo guastano l’estetica ma sono il sintomo evidente di qualcosa che non va.

Queste sono le specifiche mancanze se la calathea insignis ha macchie color ruggine.

Hai utilizzato concimi aggressivi

Quanto utilizzi concimi liquidi da banco devi sempre diluirli in acqua ben oltre le dosi indicate così da esser certo che non possa nuocere alla pianta piuttosto che rinvigorirla.

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Potresti aver utilizzato quei concime liquido a rilascio immediato, consentendo alla pianta un assorbimento troppo veloce per i suoi gusti che definiamo a rilascio immediato.

Spesso questo genere di concimi sono troppo aggressivi e possono bruciare le radici e di conseguenza le foglie.

Devi rinvasare la pianta sostituendo il terriccio e ripulendo l’apparato radicale dalle radici danneggiate. Solo così consentirai alla pianta di smaltire gli eccessi a cui è stata sottoposta.

Stai usando antiparassitari

Se durante il periodo caldo stessi utilizzando antiparassitari, questa potrebbe essere una causa diretta delle foglie bruciate.

Potresti aver usato un prodotto chimico da banco ma contemporaneamente non aver modificato la sua esposizione.

Ricoprire la chioma di pesticidi chimici in caso di attacco da parte di parassiti ed esporla contemporaneamente al sole cocente, espone la foglia all’effetto lente bruciando la parte superficiale, con un danno ingente trattandosi non di acqua ma di un composto chimico

Ripulisci le foglie in questione, non potarle nell’immediato poiché potrebbero ancora contribuire alla sopravvivenza avendo ancora delle parti deputate alla respirazione.

Pota la foglia solo se completamente compromessa, senza aggredire la pianta con potature drastiche che potrebbero rappresentare una soluzione peggiore del male per la quale viene effettuata.

È colpa di un fungo

Un’infezione fungina è facilmente riconoscibile attraverso le tipiche macchie alle foglie, che hanno una colorazione tipicamente gialla con un centro della macchia ormai necrotica, quindi sul marrone  nero.

Fungo delle siepi

Questo fungo, il cui nome scientifico è Entomosporium mespili provoca macchie fogliari iniziando come un punto rosso, poi si espande verso l’esterno man mano che il fungo cresce.

Alla fine, le macchie rosse si trasformano macchie grigie con bordi rossi e man mano che si diffonde interrompe la funzione vascolare nelle foglie, che alla fine cadono.

Le foglie cadute raccolgono umidità alla base dell’arbusto, aumentando la crescita fungina.

Ruggine malva

Il suo nome scientifico e puccinia malvacearum, una malattia fungina molto comune tra le piante a foglia larga.

Questo tipo di infezione si presenta con macchie giallognole e rossicce sulla superficie superiore delle foglie. Il tratto inconfondibile però è la presenza di piccole pustole di color ruggine sul lato inferiore che vanno a sfigurare letteralmente l’intero fogliame.

Una volta diffusosi sul fogliame anche i rami cominceranno ad essere macchiati e di seguito deturpati.

È la diretta conseguenza di un fungo che attacco la pianta che si chiama puccinia eterospora. Si tratta un’infezione che attacca principalmente le piante che appartengono le piante della famiglia Malvacea, ma non si ferma di certo dinanzi a piante di altre famiglie.

Ama particolarmente condizioni di caldo e umidità, quindi è possibile che l’ambiente domestico per la nostra edera sia stato una delle cause, insieme alle innaffiature abbondanti.

Nel caso di seria infestazione utilizza fungicidi specifici a base di zolfo o di ossicloruro di rame. Queste due componenti possono essere alleati validi per combattere infezioni del genere. 

Applica almeno una volta a settimana il fungicida fino a che non cominci a scorgere qualche miglioramento. A quel punto riduci la frequenza del trattamento.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.