Come curare un Girasole in vaso

Seguono il cammino del sole e ne beneficiano totalmente. Sto parlando del girasole che spesso troviamo nei campi.

Ma puoi coltivarlo facilmente anche in vaso prestando a attenzione ad alcune specifiche esigenze trattandosi di uno spazio limitato e bisognoso di una cura più attenta proprio per lo spazio che lo ospita.

Vediamo insieme come coltivare un girasole in vaso.

Terriccio sempre nutrito

A partire dall’inizio della primavera è fondamentale per il girasole in vaso rinvigorire il terriccio con nutrimento adeguato tramite fertilizzante.

Una pianta in vaso necessita di un terriccio appositamente rinvigorito poiché maggiormente soggetto ad impoverimento viste le innaffiature che lavano letteralmente il terreno.

Con una frequenza di una volta al mese utilizzo concimi liquidi fai da te a base di potassio con bucce di banana oppure concimi da banco facendo attenzione a diluirli oltre le dosi indicate. 

Somministro inoltre nutrienti sempre a terriccio già umido, così da non bruciare le radici a seguito della somministrazione.

Per evitare ulteriori rischi utilizzo anche un concime granulare a lenta cessione, da somministrare all’inizio della stagione primaverile che possa rilasciare per i mesi successivi i nutrienti giusti per l ripresa vegetativa, senza il rischio di creare un impatto forte sulle radici.

Terriccio drenante

Mi assicuro di utilizzare il terriccio più adatto per la coltivazione in vaso con una miscela di terriccio universale, torba e sabbia.

Questo consente alla pianta di avere un ottimo drenaggio e avere un giusto equilibrio di umidità per permettere una crescita rigogliosa.

Oltre al drenaggio, questa composizione con materiali grossolani fa in modo che il terriccio sia meno compatto e maggiormente arieggiato, così che le radici possano espandersi liberamente.

Per manutenere il suo stato di salute mi riprometto di rinvasarla per evitare che il terriccio si impoverisca.

In primavera è il momento giusto per il rinvaso, appena la stagione invernale è finita. 

È bene rinvasare almeno una volta all’anno, per assicurare un terriccio nutriente che essendo in vaso viene costantemente lavato dalle innaffiature e quindi impoverito.

Bagno il terriccio ed estraggo l’apparato radicale dal vaso. Scrollo la maggior parte del terriccio e ripongo l’apparato radicale in un nuovo vaso che sia fino a 10 cm di diametro più grande di quello precedente.

Se la pianta è troppo grande semplicemente sostituisco solo lo strato superficiale: lo faccio con le mani così da non danneggiare le radici con eventuali attrezzi.

Innaffiare al bisogno

Se coltivato in vaso l’attenzione alle innaffiature è fondamentale, soprattutto durante la stagione calda quando il terriccio tende a seccare rapidamente.

A tal proposito il girasole non disdegna affatto l’umidità e bisogna ricordare che l’annaffiatura deve essere regolare e frequente, anche a giorni alterni.

L’ideale sarebbe innaffiar al mattino presto o alla sera, evitando così di sottoporre l’apparato radicale ad improvvisi sbalzi termici durante il giorno.


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Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.