Come gestire l’innaffiatura delle Piante se si sta via per un weekend

Vado via per il weekend, ma che faccio? Do acqua alle mie piante anche se manco per qualche giorno oppure no?

Questa è una domanda che spesso ci attanaglia anche quando lasciamo le nostre piante per qualche giorno, considerando il caldo asfissiante che fa.

Queste sono le cose che tengo ben presente per rispondere a questa cruciale domanda e le condivido con te così che tu possa avere elementi concreti per poter decidere se innaffiare o no le piante prima di partire per il weekend.

Valuta la tipologia di piante che hai

Se sei in partenza e sei preoccupato che le tue piante possano aver bisogno d’acqua, è una preoccupazione legittima ma preoccupati il giusto.

Occorre valutare la tipologia di pianta che stai per lasciare per qualche giorno poiché la frequenza delle innaffiature dipende esclusivamente dalla quantità di acqua di cui la pianta nello specifico ha bisogno.

Non tutte le piante necessitano della stessa quantità di acqua nella medesima frequenza.

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Se si tratta di piante grasse queste hanno bisogno di pochissima acqua per sopravvivere. I loro tessuti vegetali hanno la capacità immagazzinare acqua e quindi resistere ai periodi di siccità più duri.

Per questo motivo anche se estate, richiedono innaffiature intervallate da periodi più lunghi, in cui il terriccio deve asciugare completamente.

Al contrario piante mediterranee, le erbe aromatiche  hanno bisogno di una maggiore quantità di acqua e di una frequenza assidua delle innaffiature.

Controlla se la pianta ha effettivamente bisogno di essere innaffiata

Con la premura di non lasciare le piante a secco, senza alcun bisogno spesso le anneghiamo piuttosto che valutare se la pianta in questione, ancora per qualche giorno, può godere dell’umidità che è ancora presente nel terreno.

In questo caso puoi fare affidamento su uno strumento apposito che ha la capacità di dirti con esattezza se la pianta ha bisogno di acqua o meno.

Un idrometro è uno strumento che ha la capacità di misurare esattamente l’umidità del terriccio.

Un vero piccolo termometro, che rileva l’umidità per conoscere il contenuto d’acqua di un supporto.

Tieni in mano la testa del dispositivo e inserisci lo stelo a 3/4 della profondità del vaso. La posizione dell’ago ti dice l’umidità nel terreno, a livello delle radici della tua pianta.

Aspetta che l’ago torni al rosso per innaffiare.

In questo caso avrai la certezza assoluta, a differenza degli altri metodi rudimentali ma altrettanto validi.

Come e quanto innaffiare

Se la pianta ne ha bisogno effettivo, rispetto al come  e quanto innaffiare, questo è un argomento spinoso ma anche per questo ho imparato a lasciare che sia la pianta a decidere. In che modo? Col metodo di innaffiatura per immersione.

Lascio per una decina di minuti il vaso immerso in una bacinella, avendo cura che l’acqua arrivi a metà vaso e non oltre. Quindi non immergo il vaso completamente ma per metà, a volte anche meno.

Nell’arco temporale di immersione la pianta assorbirà l’acqua che le occorre senza rendere il terriccio zuppo dalla superficie o intaccare la parte superficiale delle piante che è spesso delicata.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.