Prova questo Metodo per Innaffiare l’Aloe e non lo abbandonerai più

Le piante di aloe vera non hanno bisogno di annaffiature così frequenti, ma conservano l’acqua che gli dai per molto tempo.

Ecco perché devi innaffiare le tue piante di Aloe nel modo corretto quella volta al mese che lo fai. Ma il dubbio è: dovresti versare acqua dall’alto o innaffiarla dalle radici?

In questo caso analizzeremo quale metodo è il più adatto per annaffiare questa succulenta dalle foglie carnose.

Scopriamolo insieme!

Come innaffiare le piante di Aloe?

La pianta di Aloe è considerata piuttosto facile da curare. Tuttavia c’è un unico pericolo nella sua cura: potresti averla innaffiata nel modo sbagliato senza nemmeno rendertene conto.

Correggere questo comportamento è la chiave per una migliore salute delle piante, quindi iniziamo esaminando il modo giusto per innaffiare l’aloe.

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Per capire se ha bisogno di acqua dovrai sentire il terreno al tatto: se è ancora umido dovrai aspettare, se è asciutto anche in profondità allora puoi bagnare.

Innaffia in profondità

Ora è il momento di versare l’acqua dall’annaffiatoio. È preferibile mirare al fondo del vaso o al terreno dell’aloe.

Concentrare il flusso d’acqua attorno ai bordi del vaso in modo che l’acqua scorra lungo la parete interna del vaso è meglio che versare l’acqua al centro della base delle foglie.

Innaffia la pianta in profondità, ma non inzupparla d’acqua tutta in una volta. Prenditi il ​​tuo tempo, mantenendo il flusso d’acqua contenuto.

Se senti che dall’annaffiatoio esce troppa acqua, passa ad un altro contenitore per versare l’acqua più lentamente.

Continuare a versare finché l’acqua non esce dai fori di drenaggio. Non appena vedi l’acqua uscire dai fori di drenaggio puoi smettere di innaffiare.

Un metodo più efficace però consiste nel bagnarla con il metodo dell’immersione: se le dimensioni della pianta sono contenute puoi immergere il vaso (forato sul fondo) in una bacinella d’acqua e aspettare che tutta la zolla si inumidisca.

Perché non dovresti innaffiare le piante di aloe vera dall’alto?

Un approccio che alcuni adottano quando innaffiano l’aloe è iniziare dall’alto.

Quando innaffi una pianta d’appartamento, non dovresti mirare alla pianta stessa, ma alle sue radici.

Innaffiando dall’alto, tutto ciò che fai con la maggior parte delle piante da interno è bagnare le foglie.

Le foglie alte, carnose e magari numerose dell’aloe rendono ancora più difficile per l’acqua raggiungere in modo uniforme le radici della pianta quando si innaffia la pianta dall’alto verso il basso.

Una volta che inizi ad annaffiare l’aloe dal basso anziché dall’alto, vedrai che crescerà meglio perché l’acqua raggiungerà tutte le radici.

Quanto spesso innaffiare una pianta di Aloe?

Abbiamo detto che la pianta di aloe può trattenere l’acqua. Il rivestimento ceroso e spesso sulle sue foglie fa parte di ciò che consente all’umidità di rimanere nelle sue foglie.

Ma per quanto tempo l’aloe trattiene l’acqua che gli dai? Non esiste una risposta generale a questa domanda, poiché molti fattori possono influire sulla necessità di annaffiare la pianta.

Ad esempio, che stagione è? L’aloe non ha davvero una stagione di crescita attiva, di per sé. Se metti la tua pianta di aloe all’aperto in primavera e in estate e poi la sposti al chiuso in inverno, continuerà a crescere.

Detto questo, ci sono ovvie differenze tra le temperature invernali ed estive in molte parti del mondo.

Le piante grasse come l’aloe sono fatte per il clima caldo, ma nonostante ciò, la pianta ha bisogno di essere innaffiata più spesso soprattutto quando inizia a fare caldo, molto più di quanto non si faccia in inverno.

Non seguire un programma (tipo innaffiare fisso 1 volta a settimana), è molto meglio fare quello che si chiama la prova del dito indice.

Immergi le dita pulite nel terreno del vaso e lascia che l’umidità che percepisci sia la tua guida. Se senti umidità a due o tre cm di profondità, metti giù l’annaffiatoio.

Se non senti affatto l’umidità, probabilmente hai notato che anche le foglie della tua aloe vera sono un po’ cadenti, giusto? In tal caso, la tua pianta richiede acqua.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Adriana Capasso
Adriana Capasso
Nata a Napoli e laureata in Lettere. Convinta che prendersi cura degli esseri viventi, imparando a conoscerli sia, alla fine, prendersi cura di se stessi. Parlo delle piante, ovviamente.