5 regole d’oro per riprodurre Talee in acqua

Riprodurre talee in acqua è un metodo molto comune e semplice da metter in atto.

Spesso però non riscuote successo poiché le talee marciscono o si infettano o semplicemente appassiscono e non radicano così come avremmo voluto.

Puoi cominciare a prestare attenzione ad alcuni accorgimenti da mettere in atto mentre provi a riprodurre delle talee in acqua per incrementare le tue possibilità di successo.

Ecco un elenco di regole fondamentali se vuoi riprodurre piante in acqua.

L’acqua deve essere sempre pulita

In una condizione come quella di un gambo reciso in acqua è facile che si formino delle micro alghe se non cambi l’acqua di frequente.

Questo non solo perché può comportare delle infezioni alle giovani talee ma perché la formazione di microorganismi nell’acqua contribuisce ad esaurire tutto l’ossigeno in esso presente.

Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!

Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!

Quando cerchi di riprodurre talee in acqua, la prima regola fondamentale è, dunque, mantenere l’acqua pulita e cambiarla almeno ogni due giorni.

Lascia asciugare il taglio della pianta

La maggior parte delle piante richiede che prima di immergere il taglio in acqua, questo venga prima disinfettato e poi asciugato.

L’acqua potrebbe contribuire ad alimentare infezioni o a far marcire il taglio ancora fresco, se appena effettuato.

Lascia per qualche giorno le talee fuori dall’acqua, quando appena tagliate, di modo che il taglio possa “cicatrizzare”.

Non immergere tutta la talea

Nel mettere le talee in acqua un errore molto comune è quello di riempire l’intero contenitore, lasciando a bagno la maggior parte del corpo della talea.

In questo modo il rischio è che la talea cominci a marcire immediatamente. Devi immergere solo alcuni centimetri alla base della talea in acqua e lasciare che sia solo la base ad emettere radici.

Evita l’acqua molto dura

La qualità dell’acqua è molto importante e per questo, se stai utilizzando acqua di rubinetto, sappi che questa è spesso definita dura, ricca di calcare e materiali extra.

Puoi ovviare a questo utilizzando metodi semplici per ammorbidirla come lasciarla in un contenitore per una notte così che i materiali pesanti possano posarsi sul fondo oppure puoi utilizzarla dopo averla bollita.

Scegli la pianta giusta

Sicuramente ti starai chiedendo come scegliere la pianta da poter coltivare in acqua. Generalmente ben si adattano a questo genere di coltivazione le piante che necessitano di grandi quantità di umidità.

Questo vuol dire che le piante che amano un terriccio particolarmente secco o quelle che hanno già un fogliame di natura grassanon sono proprio le più adatte.

Per cominciare, da principiante, potresti provare con delle talee di Pothos, che è una delle piante che meglio si presta a questo genere di coltivazione.

Anche la Monstera, con le sue radici aeree è tra le piante che più facilmente puoi coltivare in acqua, senza grosse difficoltà o particolare attenzione.

Il bambù della fortuna è un’altra pianta che cresce quasi esclusivamente in acqua, e che può essere particolarmente decorativo, soprattutto se coltivato in un bel vaso con ciottoli colorati.

Qualora volessi provare con la pianta ragno puoi cominciare partendo da un piccolo “ragnetto” pendente, e di sicuro ben si adatterà alla nuova condizione.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.