3 Modi per innaffiare il Ciclamino in base a diverse esigenze

Nessuna pianta invernale ha la bellezza del ciclamino!

Questa bulbosa è una pianta che fiorisce quando le temperature iniziano ad abbassarsi e che ama le temperature fresche, comprese tra i 13 e i 15 °C.

A rendere il ciclamino famoso sono, infatti, proprio i suoi fiori, normalmente bianchi, rossi o rosa. Inoltre, caratteristiche sono anche le sue foglie verdi dalla forma arrotondata e con varie sfumature di colore.

Ma qual è il modo migliore per innaffiare questa pianta?

In realtà, di modi ne esistono tre. Scopriamo quali sono e quando è meglio utilizzare uno piuttosto che un altro in base a diverse esigenze.

Innaffiatura “laterale”

Il primo metodo è il più semplice e, spesso, anche il più efficace nel dare al ciclamino il giusto apporto d’acqua.

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Consiste nell’innaffiare utilizzando un piccolo innaffiatoio col beccuccio o anche una bottiglina e versando l’acqua soltanto sul terriccio “ai lati”.

In questo modo eviteremo di bagnare foglie e fiori, ma soprattutto non bagneremo la parte centrale del terreno sotto la quale c’è il bulbo della pianta.

Quando il bulbo della pianta viene bagnato troppo, infatti, rischiamo di farlo marcire e, di conseguenza, di far entrare il ciclamino in uno stato di sofferenza.

Di norma, è bene usare questo metodo nel periodo del cambio di temperatura, quando non sappiamo ancora con precisione quali sono le esigenze di acqua della nostra pianta.

Si innaffia in questo modo circa 2-3 volte la settimana, quando la pianta è nel suo periodo di attività, soprattutto in inverno cioè da dicembre a marzo, o più raramente quando è nel suo periodo di riposo vegetativo.

Innaffiatura dal sottovaso

Un metodo semplice e veloce per consentire al ciclamino di assorbire tutta l’acqua di cui ha bisogno!

Dovete semplicemente mettere un dito d’acqua nel sottovaso su cui c’è la vostra piantina.

In questo modo, il ciclamino assorbirà lentamente l’acqua, senza rischiare di assorbirne troppa.

N.B: se, dopo qualche ora, notate che c’è ancora acqua nel sottovaso, rimuovetela o rischiate di dare alla pianta troppa acqua.

Questo metodo è l’ideale nel pieno dell’attività vegetativa del ciclamino, in particolare dagli inizi dell’autunno fino a gennaio, e quando la pianta è in un buono stato di salute.

N.B: se il vostro ciclamino è inzuppato a causa della pioggia o di troppe innaffiature, potete provare a salvarlo attraverso alcuni trucchetti.

Metodo della bacinella

Il metodo sicuramente più “invasivo“, ma anche quello che spesso ci permette di salvare il nostro ciclamino: si tratta del metodo della bacinella, che potete utilizzare anche per le orchidee.

Dovete innanzitutto prendere una bacinella e riempirla d’acqua in modo che questa possa arrivare a un’altezza corrispondente a circa 3/4 del vaso in cui tenete il vostro ciclamino.

In alternativa, se non avete una bacinella, potete usare il lavandino.

Dopo aver versato l’acqua, mettete il ciclamino in ammollo per pochissimi minuti, circa 5-10.

In questo lasso di tempo, la pianta assorbirà un grande quantitativo d’acqua senza comunque eccedere nelle quantità.

Utilizzate questo metodo soltanto quando avete trascurato il vostro ciclamino e questo appare secco o morente.

Inoltre, non usatelo mai quando la pianta è nel suo periodo di riposo vegetativo.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".