Piccoli dischetti verdi, steli sottili e un colore verde così brillante da sembrare quasi neon: non potevo non acquistarla!
La mia storia d’amore con la Pilea Peperomioides è iniziata un paio di anni fa mentre camminavo nei corridoi dell’Ikea. L’ho presa senza pensarci due volte.
Non nascondo che, nel corso del tempo, sono poi tornato ad acquistare anche altri esemplari!
In questo articolo proverò a farti conoscere meglio questa pianta, raccontandoti come e perché è diventata una delle mie piante preferite.
L’impatto con la sua cura
Quando ho portato a casa questa pianta, inizialmente avevo un po’ di timore che si trattasse di una pianta molto delicata e fragile.
Ho scoperto ben presto che non è affatto così! La pilea peperomioides è davvero, nonostante il suo aspetto, una pianta resistente.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!Me ne sono accorto quando ho scoperto di aver fatto alcuni piccoli errori di coltivazione senza che, però, questa pianta desse immediati segnali di sofferenza. inizialmente, infatti, l’ho tenuta sulla scrivania dello studio dove arrivava davvero pochissima luce.
Solo dopo qualche settimana ho scoperto che la pilea preferisce un po’ più di luce (preferibilmente indiretta). Tuttavia, nel frattempo, la pianta era rimasta in salute pur non essendo in un luogo non propriamente adatto.
Circa le innaffiature, non ho mai avuto particolari difficoltà: la pilea richiede davvero poca acqua. Gli unici casi in cui va innaffiata un po’ di più è nel corso dei mesi più afosi e caldi.
La scoperta del soprannome
Sembra assurdo, eppure ho scoperto il soprannome di questa pianta solo dopo quasi un anno da quando l’avevo acquistata.
Ma, in fondo, potevo immaginare che il soprannome fosse pianta UFO. Un soprannome che deriva dalla forma delle foglie che sembrano, appunto, dischi volanti.
In effetti, tenere questa pianta in casa, oltre a creare allegria, attira lo sguardo curioso di ogni ospite che ricevo. Solo nell’ultimo anno, è diventata un po’ più popolare in quanto sponsorizzata online anche da molti negozi di botanica.
Recentemente, cercando il nome di questa pianta online, ho anche scoperto che viene chiamata, nei Paesi anglosassoni, Pancake Plant poiché le foglie somigliano a questo dolce da colazione.
Nei Paesi scandinavi viene anche chiamata pianta dell’amicizia, poiché la si regala spesso agli amici cui si vuole manifestare un po’ d’affetto.
Infine, in Cina, è nota come pianta dei soldi: come l’albero di giada (anch’esso per la forma rotonda delle sue foglie) richiama alla memoria delle monete e, per questo, si ritiene porti fortuna in ambito economico.
Le prime (e uniche) difficoltà
In generale, mentirei se dicessi che questa pianta mi ha portato grossi problemi.
Solo una volta, mentre ero in vacanza, avevo chiesto al mio vicino di innaffiarla ricordandogli di non esagerare. Beh, al mio rientro le foglie della mia povera pilea erano tutte raggrinzite e flosce, con una serie di piccole rughette sulla loro superficie: il mio vicino le aveva dato troppa acqua!
Per fortuna, mi è bastato lasciar asciugare il terreno e interrompere per un po’ la somministrazione di acqua per far riprendere questa pianta che è tornata più bella di prima.