Tra le piante del giardino, gli agrumi e proprio aranci e limoni sono spesso i più coccolati: li annaffiamo con cura, aspettiamo i primi fiori e sogniamo di raccogliere frutti profumati.
Poi, di colpo, ecco comparire foglie crivellate di piccoli fori, macchioline chiare e lembi rosicchiati. È quanto accade soprattutto all’arancio giovane: un foliage ancora tenero, ma già pieno di cicatrici.
Capire chi o che cosa stia banchettando sulle foglie è il primo passo per riportare la pianta in salute.
Foglie costellate di buchi
Osservando da vicino si notano fori rotondi o irregolari, spesso contornati da un alone più chiaro. A volte i tessuti intorno al buco diventano traslucidi, quasi vetrosi, prima di seccarsi.
Questo danneggiamento è tipico di un attacco da masticatori: piccoli coleotteri notturni, bruchi verdi ben mimetizzati oppure minuscole limacce che salgono di sera e raschiano la lamina fogliare.
Più raramente può trattarsi di grandine o di un fitto scroscio di pioggia battente che lacera la foglia giovane, ma l’aspetto dei bordi – netti e regolari – fa pensare piuttosto a mandibole fameliche che lavorano di precisione chirurgica.
Le cause più probabili
Quando le foglie sono ancora tenere, di un verde giallognolo, diventano irresistibili per bruchi di nottua e di geometridi: di giorno dormono arricciati sotto la foglia; al crepuscolo si allungano e “tagliano” sezioni di lamina come fossero piccole falci.
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Anche i coleotteri oziorrinchi possono mordere bordi e nervature, lasciando lembi irregolari. In zone umide, lumache e limacce salgono in nottate piovose, mordicchiano pezzetti qua e là e scendono prima dell’alba.
Il risultato è simile: tanti micro-buchi che, con la crescita del tessuto, si trasformano in crateri bianchi.
Il rimedio fai-da-te
Il primo passo è una ronda serale. Appena il sole cala, passa in rassegna i rami con una torcia: potresti sorprendere i responsabili ancora all’opera. Raccogli a mano bruchi o lumache e trasferiscili altrove (o, se preferisci, in un barattolo con un po’ di farina di mais che li disidraterà rapidamente).
Se si tratta di oziorrinchi, posiziona anelli di cartone ondulato o canne vuote intorno al tronco: di giorno si rifugeranno lì dentro e potrai eliminarli con facilità.
Per proteggere a lungo la pianta prepara uno spray al sapone molle e olio di neem: sciogli un cucchiaino di sapone di Marsiglia puro in un litro d’acqua tiepida, aggiungi dieci gocce di olio di neem, agita e vaporizza ogni tre sere sulle lamine superiori e inferiori. Il sapone rende la foglia poco appetibile, il neem disturba l’apparato digerente degli insetti masticatori. Se la notte porta lumache, circonda il vaso o la ceppaia con cenere di legna asciutta o con un cordone di fondi di caffè: materiale abrasivo che i molluschi non amano attraversare.
Infine, rinforza la pianta dall’interno. Un bio-fertilizzante a base di alghe brune, somministrato via fogliare, ispessisce le cellule e rende il gusto dell’arancio meno gradito ai bruchi. Con luce, acqua regolare e questi piccoli trucchi di dissuasione, le nuove foglie cresceranno integre e la chioma tornerà fitta e verde scuro, pronta a sostenere la futura fruttificazione.