Ogni nuova Kalanchoe sfioriva. Ti svelo come ho fatto a farla durare

Forse il nome Kalanchoe (o Calanchoe o Calancola) non ti dice molto, ma se la osservi bene, ricorderai sicuramente di averla vista tra gli scaffali di supermercati o anche di store di arredamento come l’Ikea.

Personalmente, ogni volta che mi imbattevo in una di queste particolari piantine piene di piccoli fiori colorati, non resistevo dal comprarne una. Tuttavia, non riuscivo mai a far durare a lungo la sua fioritura.

Ti svelo come ho fatto a farla durare raccontandoti la mia esperienza.

Ho limitato le innaffiature

Sinceramente, all’inizio ero molto ignorante circa la kalanchoe e le sue necessità. Ignoravo ad esempio che fosse una pianta succulenta.

Originaria del Madagascar, inoltre, la pianta è abituata alle alte temperature e alla scarsità d’acqua. Proprio per questo, ho capito che uno dei motivi per cui la mia piantina sfioriva in pochissimo tempo era l’eccessiva innaffiatura.

Così, ho iniziato a innaffiare di meno la mia kalanchoe. Nei mesi freddi, ho innaffiato giusto l’indispensabile per non lasciare che il terriccio si indurisse troppo, seccandosi. Nel corso dei mesi caldi, invece, ho innaffiato al massimo una volta alla settimana, due solo nel pieno dell’afa di agosto.

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Insomma, una pianta che non ha certo sete! Ma ti assicuro che è bastato davvero così poco per migliorare sia la fioritura e la sua durata sia la condizione generale di salute della pianta.

L’ho spostata

Da una prima ricerca che avevo fatto online, pensavo che la kalanchoe stesse indifferentemente bene sia in casa sia fuori, all’esterno. Così, l’avevo messa in balcone.

In realtà, questa pianta non tollera molto le temperature inferiori agli 11-12 °C e preferisce, quindi, i luoghi al chiuso dove le temperature sono più costanti e più facili da tenere sotto controllo.

Spostandola in casa, infatti, sono riuscito a mantenerla più in salute, tenendola in un posto non eccessivamente lontano dalla finestra dove la luce era abbastanza moderata.

In primavera e in estate, invece, posso riportarla fuori dove le temperature più alte aiutano una fioritura più intensa e duratura.

Non dovrai temere particolarmente la troppa ombra, in quanto questa pianta cresce bene anche con poca luce, ma ovviamente le fioriture più abbondanti si ottengono con un po’ di luce in più.

Ho vaporizzato acqua sulla sua chioma

Come ho detto prima, la kalanchoe è originaria del Madagascar dove il tasso di umidità è abbastanza alto: ed è proprio questo alto tasso d’umidità a permettere alla sua chioma di risplendere e ai boccioli di aprirsi in meravigliosi fiori.

Ovviamente, ricreare il suo habitat originario non è semplice, ma a volte rischiamo di fare proprio il contrario mettendo la pianta in un posto abbastanza secco.

Così ho provato a vaporizzare un po’ d’acqua sulla sua chioma durante i mesi estivi: certo, non così tanto da bagnare le foglie, ma abbastanza da inumidirle un po’ aumentando l’umidità percepita della pianta.

Il risultato è stato davvero eccezionale: fiori molto più abbondanti e dalla vita molto più lunga. Insomma, un vero e proprio tocco rivitalizzante per la pianta!

Ricorda solo di non esagerare o potresti ottenere l’effetto opposto, danneggiandola.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".