Questa piantina dell’IKEA mi sembrava semplice da coltivare ma ti racconto tutti i suoi punti deboli

Capita spesso di acquistare una piantina senza conoscer bene le sue caratteristiche e, una volta a casa, di improvvisare un po’ di cure sbagliando e danneggiando la pianta.

A me tutto questo è accaduto con la Calancola (il cui nome botanico è Kalanchoe), una piantina che ho acquistato nel famoso store di arredamento Ikea e che aveva catturato subito il mio sguardo grazie ai suoi piccoli fiorellini colorati.

Vista così, piccola e graziosa, ho pensato si trattasse di una piantina semplice da coltivare. Ma, una volta portata a casa, ho scoperto che non è tutto oro quel che luccica! Ecco i problemi e i punti deboli della mia Calancola.

I fiori cadono subito

La prima cosa che ho notato nel portarla a casa è che i suoi fiorellini cadono subito!

Dopo aver chiesto consiglio a un amico più esperto, ho scoperto che i fiori cadono quando la piantina non viene tenuta nell’ambiente adatto.

Come lui mi ha spiegato, infatti, la piantina che acquistiamo già fiorita nei mesi freddi è stata fatta probabilmente fiorire in serra. Quindi, con la temperatura più bassa, i fiori tendono naturalmente a cadere.

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Importante è sempre tenere la calancola in un posto dove le temperature non scendano sotto gli 8-10 °C, preferibilmente al chiuso nei mesi freddi.

Le radici sono sensibili

Un altro punto debole che ho scoperto mio malgrado è che le radici della calancola sono molto sensibili.

Questa cosa l’ho scoperta durante l’estate quando, per via del caldo, pensavo che la pianta avesse bisogno di maggiori innaffiature.

In realtà, certamente la calancola beve più acqua quando fa più caldo, ma non bisogna mai esagerare! Nel mio caso, innaffiavo la pianta ogni due giorni utilizzando molta acqua. Dopo un po’, purtroppo, le radici della pianta hanno cominciato a marcire! Una cosa che non sapevo, infatti, è che la calancola è una pianta succulenta.

Fondamentale è imparare a conoscere la propria calancola e controllare lo stato del terreno per capire bene quando e come innaffiarla. Certo non è semplice!

Nel mio caso, ho capito che toccare il terreno e rimandare l’innaffiatura se questo è ancora molto umido o bagnato è utile. Inoltre, nei mesi freddi, ho innaffiato la calancola non più di una volta ogni 7-10 giorni con una piccola quantità d’acqua e la pianta si è mantenuta davvero rigogliosa.

Le foglie possono ingiallire

Tra i diversi problemi che la mia calancola ha manifestato è, ahimè, l’ingiallimento delle sue foglie!

Certo, trattandosi di una pianta succulenta, questo è forse il problema che si manifesta con maggior rarità. Ma una persona poco esperta come me può facilmente ignorare che la calancola odia i raggi diretti del sole.

Proprio la luce solare diretta, quando prolungata, può far ingiallire le foglie della calancola che, invece, preferisce ambienti dove ci sia una luce solare indiretta.

L’errore più grave l’ho commesso in estate quando ho messo la calancola in balcone! Pur potendo stare all’esterno quando fa caldo, bisogna comunque fare sempre attenzione nel non metterla proprio dove batte il sole.

Nel mio caso, ho dovuto staccare le foglie che ormai erano totalmente rovinate e mettere la pianta in un luogo meno illuminato.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".