Posso potare il ciclamino o tagliare le foglie se sono brutte e gialle?

In questo periodo chi ha un ciclamino in casa si ritrova ad osservare il suo lento declino verso il riposo vegetativo, e a volte non si sa cosa fare.

I fiori sono ormai sfioriti, alcune foglie appaiono ingiallite o accasciate, e in mezzo alla terra si notano strane palline marrone scuro che spuntano da lunghi steli. La domanda sorge spontanea: è arrivato il momento di potare o rimuovere qualcosa, oppure è meglio lasciarlo tranquillo?

Capire in che fase si trova il ciclamino è fondamentale per sapere come intervenire. Non tutti i segnali che la pianta ci manda indicano malessere: spesso sono sintomi naturali del suo ciclo stagionale, soprattutto se siamo ormai alle porte dell’estate.

Osservare la pianta prima di agire

Il primo passo è fermarsi e guardare con attenzione. Le foglie sono ancora verdi e turgide? Il bulbo, ovvero quella parte tondeggiante e semisepolta da cui nascono foglie e fiori, appare sodo e asciutto? Le palline sulla sommità degli steli sono, in realtà, i frutti del ciclamino, contenitori pieni di semi: un segno che la pianta ha completato la sua fioritura e si sta preparando al riposo.

Se il ciclamino mostra foglie ingiallite o secche, soprattutto quelle più vecchie o alla base, è del tutto normale: sta entrando in una fase di dormienza estiva, ed è proprio in questo momento che bisogna agire con delicatezza.

Come rimuovere le foglie nel modo corretto

La tentazione di prendere una forbicina e tagliare tutto ciò che appare brutto è forte, ma nel caso del ciclamino è meglio evitarlo. Le foglie ingiallite o completamente secche, così come gli steli flosci dei fiori sfioriti, vanno rimossi a mano, ma solo se si riesce a farlo tirandoli delicatamente alla base, con un leggero movimento di torsione.

In questo modo, si evita di lasciare ferite aperte sul bulbo, che potrebbero diventare la porta d’ingresso per muffe o marciumi. Se una foglia o uno stelo oppone resistenza, è segno che è ancora in parte attivo: in tal caso, meglio aspettare qualche giorno in più. L’obiettivo non è fare “pulizia estetica”, ma accompagnare la pianta nel suo ritmo naturale.

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E le palline con i semi?

Anche quelle strane palline scure possono confondere chi non ha mai visto un ciclamino completare il suo ciclo. Si tratta, in realtà, del suo modo di riprodursi. Se si vuole raccogliere i semi, si può attendere che gli steli si secchino completamente, poi aprire con delicatezza la capsula e recuperare i minuscoli semi neri all’interno.

In alternativa, se non si è interessati alla semina, si può rimuovere anche il frutto con la stessa cura con cui si staccano foglie e fiori secchi, sempre evitando il taglio netto con le forbici.

Ricordiamo che il ciclamino, dopo la fioritura, entra in riposo: non è un momento di crisi, ma un passaggio necessario per poter rifiorire alla prossima stagione.

In questo periodo, è normale che la pianta sembri “spenta”. Si può ridurre gradualmente l’innaffiatura, spostarla in un angolo fresco e ombreggiato, e aspettare che sia lei a dirci, con i primi germogli d’autunno, che è pronta a risvegliarsi.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".