Foglie robuste e carnose come quelle dell’orchidea si fanno notare quando hanno qualche problema.
È il caso delle estremità molli e rugose, un caso tipico di alcuni errori nella cura della nostra orchidea.
Vediamo insieme come rimediare se l’orchidea ha e foglie con le punte molli.
La tieni a contatto con una fonte di calore
In inverno i riscaldamenti sono accesi e questo potrebbe compromettere la salute di molte delle piante d’appartamento a cui dedichiamo le nostre cure.
Tieni lontane le tue piante da qualsiasi tipo di dispositivo che scalda l’ambiente perché l’aria li vicini è troppo secca la pianta non riesce a respirare.
Spesso i termosifoni sono coperti da mensole ma quella non è la mensola adatta per le piante, persino quelle più tenaci. Quindi poggiaci tutto ciò che vuoi ma non le tue piante.
Il calore forte non solo compromette la qualità dell’aria ma asciuga velocemente il terriccio e questo non è mai un bene, per non parlare dei probabili parassiti che potrebbero cominciare a proliferare in simili condizioni.
La foglia in questione potrebbe essere ormai compromessa: lascia le come stanno, spostando la pianta da quella fatale posizione.
Quando il fenomeno si sarà arrestato sulla foglia compromessa, potrai asportare la parte ormai rovinata, senza privare l’orchidea dell’intera foglia.
Ambiente secco
Può capitare che un ambiente secco contribuisca a far degenerare le foglie carnose dell’orchidea partendo dall’estremità.
Se manca l’umidità all’orchidea non è l’unico problema che noterai. Se l’orchidea è in fiore, questa assenza di umidità contribuisce a far restare chiusi i boccioli; lo strato che li ricopre tende a restare ben saldo, quasi incollato e questo ne impedisce l’apertura.
Un vassoio di ciottoli con dell’acqua, può essere un semplice ma astuto trucco da utilizzare per aumentare il tasso di umidità.
Riempi un sottovaso con un unico strato di ciottoli o pietre e aggiungi acqua in modo che metà delle pietre sia immersa.
Appoggia il vaso sopra le pietre. Aggiungi acqua man mano che il livello scende e avrai una fonte di umidità semplice ma tanto utile per l’orchidea.
Principio di marciume
Innaffiare di frequente un’orchidea potrebbe causarle marciume radicale.Ilmarciume alle radici danneggia seriamente la capacità della pianta di assorbire sostanze nutritive da dare alle foglie e ai fiori.
Per questo motivo le foglie o diventano molli, deboli perché malnutrite.
Ma spesso un errore comune è quello che riguarda non solo la cadenza delle innaffiature, ma anche la modalità con cui innaffiamo il substrato.
Non metterla direttamente sotto la fontana. Procurati una bacinella e innaffia la tua orchidea per immersione.
Fai in modo che l’acqua arrivi ad 1 cm sotto il bordo del vasetto trasparente. Tienila immersa per 15 min, il tempo giusto per vedere le radici cambiare colore e assumere un colore verde brillante. Attenzione che non ci siano ristagni d’acqua.
Se vuoi puoi nebulizzare il terreno sempre stando attento a non fare andare acqua nei colletti.
Osserva l’apparato radicale attraverso il vaso trasparente. Ad una prima occhiata potresti ritrovare dello sporco verdastro sul fondo o sulle pareti del vaso, o della patina bianca sulle radici.
Potrebbe trattarsi di un fungo, causato da radici marce o dall’eccessiva umidità dovuta ad innaffiature sbagliate o dalla scarsa areazione data all’apparato radicale.
Devi necessariamente rinvasare la tua orchidea, sostituendo il substrato. Ripulisci l’apparato radicale dalle radici marce e disinfettalo con dell’acqua ossigenata o della cannella in polvere.
Lava bene il vaso con disinfettante prima di rimetterci l’apparato radicale.