In questi giorni le piazze italiane si riempiono dei banchetti dell’AIL, un appuntamento che per me è diventato quasi un rito. Ogni anno, il 5, 6, 7 e 8 dicembre, tornano le loro Stelle di Natale, simbolo di sostegno alla ricerca e all’assistenza ai pazienti ematologici.
Penso sempre alla storia bellissima di questa iniziativa: era il 1989 quando, da un’intuizione nata a Reggio Calabria, furono vendute le prime 500 stelle per acquistare macchinari indispensabili. Da lì, quattro anni più tardi, l’idea si è diffusa in tutta Italia e oggi continua a portare luce a tantissime persone.
Quando acquisto una stella AIL, so che con un piccolo contributo sto facendo qualcosa di buono e porto a casa non solo una pianta, ma un gesto che ha un significato profondo. Chi passa ai banchetti trova spesso anche i Sogni di Cioccolato, altre piccole delizie che rendono ancora più dolce l’iniziativa.
Da amante delle piante, però, appena arrivo a casa mi viene spontaneo pensare a come farla stare bene per tutto il periodo delle feste. Negli anni ho imparato che la stella di Natale ha poche necessità, ma molto precise. E quando le rispetti, lei rimane splendida e colorata fino a dopo l’Epifania, e spesso perfino oltre.
COSA SCOPRIRAI
Come sistemare la stella di Natale appena arrivata a casa
Quando porto a casa la stella di Natale, la prima cosa che faccio è liberarla con delicatezza dall’imballo. La pianta soffre moltissimo gli sbalzi di temperatura, quindi se è stata al freddo durante il tragitto (ecco quello che succede nei vivai!)cerco di non metterla subito vicino a una fonte di calore. Mi piace appoggiarla su un ripiano luminoso dove possa ambientarsi lentamente.
Controllo sempre che il vaso non trattenga troppa acqua: la stella di Natale detesta i ristagni, quindi se è avvolta nel classico coprivaso decorativo preferisco praticare qualche foro o rimuoverlo.
Le cure quotidiane
Nel mio quotidiano cerco di essere costante con l’annaffiatura, che per la stella di Natale è davvero la chiave di tutto. Bagno solo quando toccando il terriccio lo sento asciutto in superficie, e uso poca acqua, giusto quanto basta per inumidire. La pianta reagisce subito bene quando mantengo un equilibrio.
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Mi piace anche vaporizzare leggermente l’aria attorno (mai le foglie rosse direttamente), perché le case in inverno sono spesso secche. Quando l’aria è più umida, la pianta rimane più turgida e brillante.
Temperature e luce
Negli anni ho capito che la luce è fondamentale, ma deve essere luce diffusa: troppo sole diretto rovina le foglie colorate, troppo buio le fa perdere tono. La temperatura ideale è sempre attorno ai 18–20°C, stabile e lontana da spifferi.
Una volta ho posizionato la mia stella vicino alla porta d’ingresso: ogni volta che qualcuno entrava, una folata d’aria fredda la colpiva. Nel giro di due giorni aveva già iniziato a perdere foglie. Da allora la tengo sempre protetta e in un punto tranquillo della casa.
Come farla durare oltre le feste
Se la pianta passa indenne il periodo delle feste, con qualche attenzione puoi farla vivere bene per molti mesi. Io continuo con annaffiature moderate e, quando arriva la primavera, sposto la stella in un punto più luminoso. Con il tempo può perdere le bratte rosse, ed è normalissimo, ma rimane comunque una pianta verde e vigorosa.
A volte, se sono in vena, provo anche a farla tornare rossa l’anno successivo: richiede un periodo di buio controllato in autunno, ed è un esercizio di pazienza che ogni tanto mi piace sperimentare. Non sempre ci riesco, ma quando accade è una soddisfazione enorme.
