Come propagare un Geranio in acqua tramite talea

Poter moltiplicare il geranio consente di avere tanti piccoli esemplari nuovi, tutti uguali e pronti a fiorire al momento opportuno.

Puoi provare a far radicare le talee in acqua prima di interrarle così da essere sicuri che le radici ci sono e sono anche pronte a fare il loro lavoro.

Ti spiego come propagare un geranio in acqua tramite talea.

Scegli le talee

Partendo da una pianta madre, puoi ricavare un certo numero di talee, selezionando innanzitutto parti della pianta che possono risultare sane.

Diffida da parti con foglie che presentano macchie, foglie molli o rinsecchite o che possano avere qualsiasi tipo di aspetto che sia diverso da quello solito di un geranio.

Taglia in prossimità del nodo fogliare, lì dove una volta erano attaccate le foglie. Ti basterà una talea di almeno 10 cm di lunghezza.

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Procurati più talee così da avere più possibilità poiché non tutte riusciranno a radicare.

Procurati il contenitore

Fai in modo di scegliere un contenitore che l’ideale sarebbe utilizzare un contenitore in vetro. Un barattolo da cucina, quello dei legumi dei legumi precotti ad esempio, è perfetto. 

In questo modo ti assicuri che, essendo di vetro, sia possibile tenere sotto controllo il contenuto, la pulizia.

In una condizione come quella di un gambo reciso in acqua è facile che si formano delle micro alghe se non cambi l’acqua di frequente.

Questo non solo perché può comportare delle infezioni alle giovani talee ma perché la formazione di microorganismi nell’acqua contribuisce ad esaurire tutto l’ossigeno in esso presente.

Quando cerchi di riprodurre talee in acqua la prima regola fondamentale è dunque mantenere l’acqua pulita e cambiarla almeno ogni due giorni.

Se noti la presenza di alghe, pulisci il barattolo immediatamente e sciacqua le radici.

Le alghe e altri microrganismi possono essere la causa di infezioni fungine.

Lascia asciugare il taglio

Non immergere immediatamente la talea di geranio in acqua ma lascia che il taglio che hai fatto possa asciugare e “cicatrizzare” se così si può dire.

Questo consentirà al rametto di non imputridirsi e non rammollire, e di conseguenza di non marcire a contatto con l’acqua partendo proprio dal taglio effettuato.

Come tenere il rametto in acqua

È fondamentale che in questo passaggio non vi sia l’intero ramo a contatto con l’acqua o completamente immerso fino alle foglie.

Solo alcuni nodi fogliari, quindi alcuni cerchi sul ramo devono essere immersi così da evitare che possa marcire.

Tieni il barattolo in un luogo caldo e luminoso, così che il rametto anche se in acqua possa continuare a dissolvere alle sue funzioni vitali e sentire la necessità di attingere ad una fonte.

Presto il tessuto in prossimità del nodo fogliare svilupperà delle radici bianche.

Tieni pulito il vasetto e l’acqua, priva la talea di quelle parti che potrebbero marcire nel frattempo.

Solo quando le radici avranno raggiunto almeno un paio di centimetri di lunghezza potrai passarle in vaso.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.