Nel mio immaginario la rosa era sempre quella pianta che solo chi possedeva un giardino poteva avere l’onore di coltivare.
Poi, ho preso finalmente un po’ di coraggio e ho deciso di provare a coltivare questa pianta in vaso sul mio balcone. Ti dirò, inizialmente i risultati erano davvero ottimi: la mia rosa era davvero magnifica e i suoi inconfondibili fiori erano il mio vanto.
A un certo punto, però, non riuscivo più a ottenere una buona fioritura, ma solo qualche fiore sparso e la presenza di alcuni boccioli che seccavano prima ancora di aprirsi. Insomma, una vera e propria disdetta!
COSA SCOPRIRAI
Come ho capito le cause
Nonostante lo sconforto iniziale, non mi sono perso d’animo e ho subito iniziato a provare a capire perché la mia rosa non fiorisse.
Da alcune ricerche ho scoperto che può esserci più di una causa e che la pianta, se la stagione è quella della fioritura e non fiorisce, potrebbe semplicemente star manifestando un disagio dovuto alla cattiva coltivazione.
Ma qual era il problema? Stavo provando a fare tutto quello che i manuali riportavano sulla coltivazione delle rose.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!Proprio per questo, mi sono reso conto che non stavo commettendo un errore grave ma una serie di piccole disattenzioni che, sommandosi, non permettevano alla mia pianta di fiorire come avrebbe dovuto.
Non mi restava che mettermi all’opera.
Cosa ho fatto
Subito mi sono reso conto, ad esempio, che la mia pianta era in una posizione luminosa ma senza luce diretta che, a quanto invece avevo letto, è indispensabile (almeno per qualche ora al giorno) perché la pianta possa fiorire.
Così, ho spostato il vaso di rose mettendolo in un punto del balcone dove, al mattino, arriva la luce diretta del sole.
Poi, ho iniziato a concimare la pianta utilizzando un fertilizzante specifico per rose che ho trovato al supermercato. Di fatto, bastava diluire il fertilizzante nell’acqua dell’annaffiatura secondo le indicazioni fornite sulla confezione.
Ho preso a innaffiare un po’ di più la pianta. Questo è un tasto un po’ dolente in quanto non è sempre semplice capire di quanta acqua abbia bisogno la rosa.
Per non sbagliare ho iniziato a basarmi sulla consistenza del terreno, innaffiando di più quando questo appariva secco o asciutto e posticipando, invece, l’innaffiatura quando questo era ancora umido.
Infine, ho preso a pulire regolarmente le foglie, passandoci sopra un batuffolo di cotone imbevuto in acqua (500ml) e sapone di Marsiglia (30 grammi in scaglie). In questo modo, infatti, ho scoperto si riesce a prevenire la comparsa dei temuti afidi che, se presenti come infestazione, possono indebolire la pianta e limitare la fioritura.
I risultati
Non ti mentirò dicendoti che, presi tutti i provvedimenti che ti ho descritto, la mia pianta di rose ha subito ripreso a fiorire.
Si è trattato, infatti, di un procedimento molto graduale che solo col tempo (e soprattutto con la pazienza) ha dato i suoi frutti.
Sicuramente ciò che ha, in termini di fioritura, fa la maggiore differenza è la concimazione che permette alla rosa di fiorire in modo più abbondante e duraturo.
Tuttavia, tutti gli altri accorgimenti sono comunque essenziali per mantenere la pianta in salute e, di conseguenza, per ottenere la fioritura.