L’acqua è responsabile di tutta la vita sulla terra.
Innaffiare la tua pianta è molto semplice, ma quanto innaffiare? e quanto spesso innaffiare? Queste sono le domande più frequenti che ci mandano in confusione.
La confusione è dovuta anche al fatto che piante diverse hanno bisogno di quantità di acqua diverse.
Ma prova a pensare all’ambiente naturale delle tue piante: è piovoso e tropicale o caldo e secco? Queste semplici domande ti aiuteranno a capire di quanta acqua ha bisogno la tua pianta.
Inoltre spesso pensiamo che dare molta acqua alle piante (anche quando non ne hanno bisogno) può solo fare bene e farle crescere meglio, ma il più delle volte non è così.
Ecco alcune regole base per innaffiare correttamente le tue piante. Tienile a portata di mano durante l’annaffiatura.
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L’acqua nutre la pianta spostando i minerali nei posti giusti. Le cellule vegetali sono come palloncini d’acqua. Quando sono pieni, diventano rigidi e la tua pianta sta in piedi.
Inoltre, quando innaffi la tua pianta, si verifica un processo invisibile chiamato traspirazione in cui il sole fa evaporare l’acqua dalle foglie.
In genere, la pianta prende l’acqua dalle radici che, a loro volta, bevono dal terreno umido.
Ma se le radici sono secche perché per molto tempo non hai innaffiato, l’acqua viene presa dalle foglie stesse, per questo le foglie si seccano quando dimentichi di innaffiare.
Tieni presente che il terreno nel vaso è come una spugna e la maggior parte delle piante d’appartamento ama un terreno poroso, cioè che non sia troppo compatto: deve lasciare spazio al suo interno per sacche d’acqua e d’aria.
Innaffiare in modo uniforme
Le radici delle piante sono lo specchio delle loro foglie. Quindi, se innaffi solo un lato, le radici e le foglie cresceranno verso l’acqua disponibile.
Per mantenere la tua pianta piena e rigogliosa, innaffia in modo uniforme tutto intorno al vaso. Innaffia bene finché l’acqua non gocciola dal fondo del vaso.
Anche la dimensione della pianta ti dirà di quanta acqua ha bisogno. In vasi più piccoli con meno terreno, il terreno si asciugherà più velocemente rispetto a vasi più grandi con molto terreno.
Ad esempio, se hai due piante uguali e una è più grande dell’altra, una avrà bisogno di essere innaffiata più spesso dell’altra.
Inoltre, una regola generale è quella per cui se il tuo terreno è ancora umido, devi evitare di innaffiare.
Se, invece, non hai innaffiato per molto e il terreno nel vaso si è seccato completamente, potrebbe essere più utile innaffiarla per immersione, in modo che il terreno si bagni in modo completo e uniforme.
Eliminare l’acqua in eccesso
Proprio come alle persone non piace avere i piedi in scarpe o calzini bagnati, anche le piante non amano che le loro radici siano tenute sempre zuppe.
Quando le radici di una pianta rimangono in un terreno zuppo per troppo tempo, alla fine marciranno.
Dopo aver innaffiato, aspetta alcuni minuti per consentire all’acqua in eccesso di scorrere via nel sottovaso, quindi elimina l’acqua che si è depositata per evitare un terreno inzuppato.
Un’altra regola d’oro è lasciare asciugare il terreno prima di innaffiare di nuovo.
Questo è fondamentale affinché le piante ricevano il perfetto equilibrio di acqua e ossigeno.
Non innaffiare le foglie
Ricorda che devi innaffiare il terreno, non le foglie. È importante evitare di schizzare le foglie quando innaffi la tua pianta.
Assicurati che il beccuccio dell’annaffiatoio sia puntato solo verso il terreno. Questo semplice metodo aiuta a prevenire infezioni di batteri, infestazioni di insetti e altri problemi di salute.
Cerca di non spruzzare acqua sulle foglie della tua pianta, a meno che non sia una pianta che lo richiede perché preferisce molta umidità, come la felce.
Infine, lo sai perché alcune piante hanno foglie cerose? Anche questo è dovuto all’acqua.
Le piante con le foglie cerose sono piante che in natura vivono dove le piogge possono essere troppe. Le foglie cerose aiutano l’acqua a scivolare via ed evitano il rischio di infezioni di funghi.
Attenzione alle stagioni
Per capire come innaffiare correttamente serve tanto anche fare attenzione alla stagione dell’anno in cui ti trovi.
Durante l’estate, quando il sole è più caldo, il terreno delle tue piante si asciuga più velocemente e quindi dovresti innaffiare più spesso.
Assicurati che i livelli di umidità rimangano alti durante i mesi più caldi, soprattutto per le piante che amano l’umidità, altrimenti soffriranno.
Durante l’inverno, invece, il terreno delle tue piante si asciuga molto lentamente e quindi dovresti innaffiare meno spesso rispetto a quanto hai fatto nei mesi più caldi.
Giusta temperatura dell’acqua
La maggior parte delle piante d’appartamento preferisce l’acqua a temperatura ambiente o tiepida rispetto all’acqua fredda.
L’acqua calda si assorbe meglio nel terreno. In genere il motivo per cui non dobbiamo usare acqua fredda per innaffiare le piante è soprattutto quello dello shock termico.
Che significa? Immaginiamo di stare in spiaggia in estate a prendere il sole, la temperatura si aggira intorno ai 30 gradi ma qualcuno prende un secchio d’acqua fredda e ce lo versa addosso.
Brutta sensazione, vero? La stessa che provano le piante quando le innaffi con acqua molto fredda, soprattutto se la temperatura dell’ambiente in cui le teniamo è alta.
La cosa migliore sarebbe preparare l’annaffiatoio con l’acqua di annaffiatura e lasciarlo riposare per tutta la notte in modo che l’acqua diventi a temperatura ambiente.
Altri consigli utili
- Innaffia sempre dopo il rinvaso: dopo il rinvaso di una pianta, questa va sempre innaffiata per bene, perché il terreno deve inumidirsi bene per la prima volta. Questo permetterà anche alle radici di legarsi meglio alla zolla di terriccio.
- No al programma di annaffiatura: uno dei più grandi errori è seguire un preciso programma di annaffiatura. Innaffiare esattamente lo stesso giorno ogni settimana può fare più male che bene, perché come abbiamo visto ogni stagione dell’anno cambia il bisogno di acqua delle piante. Per la maggior parte delle piante, innaffia solo quando il terreno è asciutto, non solo in superficie, ma nei primi centimetri di profondità. Usa le dita per capire facilmente fin dove il terriccio è ancora umido.