Le radici delle nostre orchidee sono sempre immerse in materiale grossolano, e da brave epifite, sono in grado di aggrapparvisi.
Il tipico materiale grossolano che troviamo in maggiore quantità è la corteccia, pezzi grossolani di cortecce di alberi che spuntano dai vasi trasparenti e nella quale le radici carnose delle nostre orchidee stanno così tanto a loro agio.
Sapevi che ne esistono di diversi tipi? Questo tipo di informazione potrebbe esserti molto utile nella scelta dei materiali giusti da utilizzare quando dovrai rinvasare la tua bella orchidea.
Vediamo insieme quali tipi di cortecce esistono, come sceglierla e che tipi di proprietà hanno da utilizzare per le nostre orchidee.
COSA SCOPRIRAI
Perché si usa la corteccia?
La ragione per cui i vasi trasparenti delle nostre belle orchidee sono pieni di corteccia e non di terriccio riguarda strettamente la natura della pianta.
L’orchidea ha bisogno che le sue radici possano godere di uno spazio arieggiato e la corteccia da materiale grossolano soddisfa pienamente questo genere di richiesta.
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L’orchidea ha inoltre bisogno di nutrienti e la corteccia che col tempo si decompone ne offre in abbondanza, prima di esaurirsi totalmente.
Molti tipi di cortecce inoltre contengono componenti antisettiche e antibatteriche, ideali per tenere al sicuro le radici da malattie o infezioni fungine che potrebbero mettere a dura prova la nostra bella orchidea danneggiando le radici.
Che caratteristiche deve avere la corteccia?
La prerogativa essenziale che il tipo di corteccia scelto deve avere è la bassa quantità di resina. La resina attira agenti patogeni e molte larve pronte a nutrirsene, pericolose qualora dovessero infettare le radici.
La corteccia deve essere particolarmente leggera e facile da manipolare quindi è essenziale utilizzare tipi di corteccia che possano essere sempre la parte più esterna, facile da rompere.
Assicurati che la corteccia abbia un colorito sempre chiaro, in base alla natura della pianta alla quale appartiene, poiché questo denota un materiale non bruciato eccessivamente dal sole e quindi inutile e privo di nutrienti per la tua orchidea.
Mai utilizzare una corteccia marcia o di piante indotte a marciume. È possibile invece utilizzare piante ormai finite che possano regalare un tipo di corteccia sana. Le piante finite regalano un tipo di corteccia con pochissima resina.
Tipi di corteccia
Le cortecce degli alberi possono sembrare tutte uguali ma in realtà le loro caratteristiche cambiano in modo rilevante a seconda della pianta. In linea generale il tipo di corteccia maggiormente indicato per le orchidee è quella delle conifere.
È meglio non utilizzare materie prime di cedro, pino, tuia e larice, poiché si decompongono lentamente e non rilasciano sostanze nutritive all’epifita.
Corteccia di Pino
Si tratta di materiale facile da trovar ed economico, ricco di sostanze nutritive che fornisce all’orchidea decomponendosi in un tempo non eccessivamente prolungato.
Contiene pochissima resina e ha capacità ritentive e antisettiche, tali da evitare addirittura la crescita di erbacce o funghi se utilizzato in giardino.
Corteccia di Abete rosso
Si tratta di materiale meno utilizzato a causa della presenza di un maggiore quantità di resina, poco indicata per l’utilizzo con le orchidee.
Tuttavia, potrebbe essere una valida alternativa vista la rapidità della decomposizione e l’alta concentrazione di materiale nutritivo che può offrire all’orchidea decomponendosi.
Corteccia di Quercia
La corteccia di quercia può essere utilizzata con ottimi risultati vista la grande quantità di sostanze nutritive che contiene.
L’unica difficoltà riguarda la durezza della corteccia che si sfalda con difficoltà: sarebbe bene acquistarla già ridotta in pezzi.
Fibra di cocco
La fibra di cocco è un materiale ottenuto come scarto dalla lavorazione industrial del cocco. Non sono pezzi di guscio del cocco ma le fibre legnose che lo compongono più esternamente.
Questo materiale viene lasciato seccare e maturare, dopodiché viene lavorato e sminuzzato in fibre di diversa dimensione.
Orchiata
L’orchiata è un tipo di corteccia utilizzato per quelle orchidee che hanno maggiore bisogno di mantenersi idratate.
Si tratta di una corteccia ottenuta dal Pinus radiata che trattiene molta acqua al suo interno e dura più a lungo.
Ha inoltre la caratteristica di lasciare il pH dell’orchidea stabile nel decomporsi, sempre intorno a 6. Questo evita conseguenze alla pianta e quindi non compromette l’assorbimento di nutrienti da parte dell’orchidea.
Quando va sostituita la corteccia?
La corteccia ha una durata media di 2 anni, ma a seconda della qualità può durare anche 4 anni.
Fattori come la frequenza delle innaffiature e il tipo di corteccia utilizzata fanno oscillare la durata negli anni; entrambi i fattori influiscono sulla decomposizione e sull’impoverimento del materiale.