Innaffia così l’Ibisco per mantenerlo sano a lungo

Per coltivare un ibisco sano e rigoglioso con molte fioriture, l’innaffiatura è un fattore importante.

Annaffiare bene è semplice, ma può essere una sfida finché non si determinano le migliori strategie per il proprio clima e situazione.

Bisogna capire quali sono le esigenze della nostra pianta per evitare di innaffiare troppo o troppo poco.

Vediamo subito insieme le regole per innaffiare l’ibisco e averlo sano e fiorito!

Regole di base di innaffiatura

L’ibisco è una pianta amante dell’acqua, ha molte foglie grandi e i fiori sono grandi e carnosi.

Nelle zone tropicali, luoghi d’origine dell’ibisco, per lo più isole o zone costiere, l’aria è umida e le precipitazioni sono abbondanti.

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Dunque la strategia è cercare di simulare il più possibile le condizioni naturali in cui l’ibisco si è sviluppato originariamente.

Ciò significa dare molta acqua durante i periodi caldi dell’anno. Durante la stagione fredda, continua ad annaffiare, ma diminuisci la frequenza delle innaffiature.

Ci sono due aspetti fondamentali per annaffiare bene:

  • la frequenza con cui viene applicata l’acqua
  • la quantità di acqua applicata

L’ibisco deve essere annaffiato spesso quando fa caldo. Nei luoghi molto caldi ciò significa irrigazione quotidiana, a meno che una pioggia sufficiente non renda l’irrigazione non necessaria in un determinato giorno.

La quantità di acqua da applicare è determinata dalla quantità necessaria per bagnare a fondo il terreno attorno alle radici della pianta. In un vaso è facile da determinare, ma per le piante nel terreno è più difficile.

Se l’ibisco sta crescendo bene, con molto fogliame verde, puoi presumere che stia ricevendo acqua a sufficienza.

Qualità dell’acqua

La qualità dell’acqua del rubinetto è un problema in alcune aree. Il pH e la quantità insieme al tipo di minerali nell’acqua possono influenzare la crescita delle piante.

L’ibisco è abbastanza tollerante alle variazioni di entrambe queste misure di qualità dell’acqua. Crescono meglio in aree in cui l’acqua è leggermente acida (pH da 5,5 a 6,5) e dove i minerali disciolti sono bassi, ma crescono bene in un intervallo di pH da 5,0 a 7,0 e con acqua moderatamente dura.

Se sai che la tua acqua è al di fuori di questi intervalli, con un pH molto alto o basso, o molto dura con molti minerali, ci sono alcuni modi per rimediare.

Aumenta le innaffiature in estate

Annaffiare bene significa non permettere che avvenga l’appassimento, nemmeno che si interrompa la fioritura.

La principale causa di rallentamento o arresto delle fioriture in estate è la mancanza di acqua a sufficienza quando le temperature aumentano.

Questo è molto comune per i giardini che vengono annaffiati allo stesso modo in primavera come in estate. Ciò che era acqua sufficiente in primavera diventa acqua insufficiente quando le temperature aumentano.

L’ibisco può soffrire nelle ore del pomeriggio nelle giornate calde, anche se annaffiato al mattino. L’ibisco in vaso, in particolare, può consumare la maggior parte della sua acqua entro la fine della giornata, causando una condizione di stress per l’ibisco che si traduce in una diminuzione, o addirittura cessazione, delle fioriture.

Il modo per contrastare questa tendenza è annaffiare due volte al giorno o trapiantare l’ibisco in vasi più grandi che contengono più acqua.

Per le piante in giardino, un’irrigazione più profonda può fornire l’acqua in più di cui le piante hanno bisogno per affrontare le alte temperature estive.

Regola le innaffiature in base al tempo: annaffia spesso, ma regola la frequenza in base alle condizioni attuali. Le condizioni più calde, più secche, più soleggiate e più ventose asciugano i vasi e il terreno più rapidamente.

Condizioni nuvolose, piovose e più fresche fanno durare più a lungo l’acqua. Sii flessibile riguardo all’irrigazione. Quando prevalgono condizioni più umide, riduci l’irrigazione. L’ibisco sopravvive meglio alle basse temperature se viene ben annaffiato prima che arrivi il freddo.

L’ibisco secco e stressato è vulnerabile sia al freddo e attacco di insetti. Quindi non farli seccare troppo.

Di quanta acqua ha bisogno?

Ricorda, durante l’irrigazione è necessario applicare acqua a sufficienza per saturare il substrato di coltura attorno alle radici.

Quando si annaffia con un tubo o un annaffiatoio, sii paziente e annaffia accuratamente ogni pianta. Trascorri abbastanza tempo ad annaffiare ogni pianta in modo che l’acqua penetri completamente attraverso le radici.

Un modo eccellente per assicurarti di applicare abbastanza acqua è annaffiare ogni pianta due volte. La prima applicazione inumidisce in parte la zolla e renderà più facile bagnare l’intera zona delle radici con la seconda applicazione effettuata poco dopo la prima.

Di gran lunga il modo migliore per applicare la giusta quantità di acqua ai vasi o all’ibisco piantato nel terreno è quello di impostare un sistema di irrigazione a goccia che distribuisce l’acqua lentamente bagnando completamente la zona delle radici.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Adriana Capasso
Adriana Capasso
Nata a Napoli e laureata in Lettere. Convinta che prendersi cura degli esseri viventi, imparando a conoscerli sia, alla fine, prendersi cura di se stessi. Parlo delle piante, ovviamente.