Anche una pianta resistente come l’aloe può avere dei momenti di difficoltà.
La problematica è resa evidente da un aspetto emaciato e rinsecchito e occorre intervenire immediatamente.
Ti spiego in che modo è possibile rinvigorire un aloe rinsecchita durante il periodo estivo.
COSA SCOPRIRAI
Nutro il terriccio in modo naturale
Per il genere di piante come la crassula, quindi piante grasse, non è necessario utilizzare fertilizzanti chimici, anche perché potrebbero essere troppo aggressivi e causare l’effetto contrario.
L’ideale sarebbe riuscire a utilizzare fertilizzanti fai da te a base di potassio o azoto.
Per apportare una buona dose di potassio alle piante grasse utilizzo bucce di banana come fertilizzante.
Il potassio non solo promuove il trasporto dei nutrienti alla pianta ma le conferisce particolare resistenza alle alte temperature.
Riutilizzo anche l’acqua con cui sciacqui il riso prima di cucinarlo per concimare le piante. In questo modo apporto potassio e fosforo, un buon contributo per la fioritura.
Metto 3 pugni di riso in 1 L d’acqua e aspetto qualche ora. L’acqua diventerà bianca e potrò utilizzarla versandola nel terriccio.
Le do un’esposizione sicura
L’aloe gode particolarmente di una luce brillante ed è proprio tramite la luce che recupera tutte le sue energie.
Sto attento in questo momento a non esporla ai raggi del sole più caldo della giornata se si trova in condizioni già critiche. Il sole potrebbe bruciarla piuttosto che rinvigorirla se la pianta è già debilitata.
L’importante è che possa godere di almeno sei ore di luce al giorno; se diretta, assicurati che sia quella proveniente da est, non aggressiva come quella delle ore centrali.
Valuto il bisogno di un rinvaso
Solo quando la pianta ha assunto un aspetto nuovamente lussureggiante allora valuto la possibilità di rinvasarla, evitando così in un momento di fragilità di esporla ad ulteriore stress, rappresentato dal rinvaso.
In questo modo è possibile non solo rinnovare il terriccio fornendo alla pianta nuovi nutrienti ma contemporaneamente è possibile dare un’occhiata alle radici e potarle in modo attento e rinvigorire anche l’apparato radicale.
Tiro fuori la pianta dal vaso, in modo delicato, magari picchiettando il fondo del vaso se fatica ad uscire.
Ripulisco l’apparato radicale da ogni parte marcia nel caso vi siano radici annerite e maleodoranti, con forbici ben disinfettate. Cospargo l’apparato radicale con della cannella e lascialo asciugare per qualche giorno.
Rinvaso con del terriccio nuovo, una buona miscela drenante e nutriente. Un terriccio ideale per una pianta come l’aloe è un tipo di terriccio che ha grandi proprietà drenanti.
Si tratta di un terriccio con un contenuto maggiore di sabbia e offre un substrato ben drenante per l’aloe.
Mescola in parti uguali sabbia, ghiaia o pietra pomice e terra.
Assicurati di usare una sabbia grossolana perché potrebbe raggrumarsi e trattenere l’acqua, anziché farla drenare attraverso il vaso.