Come tenere l’Oleandro in balcone

Un tempo era la classica pianta un po’ selvatica, più adatta a giardini mediterranei e a cortili. Negli ultimi tempi, l’Oleandro è invece diventata una pianta spesso coltivata anche in terrazza o balcone.

Anche se inizialmente ero un po’ restio alla coltivazione di questa pianta, mi sono lasciato convincere dalla sua bellezza e ne ho acquistata una di medie dimensioni da tenere in balcone.

Col tempo, ho annotato alcune informazioni importantissime per poterla coltivare in modo corretto proprio in balcone senza avere particolari problemi. Pronto a prendere nota?

La scelta del posto

Forse, durante un giro sulla costa, hai visto le piante di oleandro crescere nei giardini pubblici non lontani dal mare… In effetti, questa pianta si presta molto a un clima caldo e ventilato.

Il posto più adatto del balcone è, quindi, uno spazio dove riceva una buona dose di luce solare diretta e non addossato a un muro dove il flusso d’aria può risultare bloccato.

Una scelta del genere è intelligente anche per non dover poi spostare l’oleandro nel corso dei mesi invernali quando il sole diretto può mitigare le temperature più basse.

L’innaffiatura

Contrariamente a quanto spesso si pensa, l’oleandro non ha bisogno di troppe irrigazioni.

Nel mio caso, l’oleandro è in un vaso di medie dimensioni e mi limito a innaffiare, nel pieno dell’estate, ogni 2-3 giorni lasciando il terriccio sempre umido ma mai bagnato.

La pianta può, però, resistere anche qualche giorno senza alcuna innaffiatura. In inverno, innaffio la pianta molto raramente senza avere alcun tipo di problema.

Protezione dai parassiti

Nella mia esperienza, il mio oleandro in balcone non ha mai avuto problemi di parassiti.

Tuttavia, alcuni miei conoscenti hanno spesso trovato degli sgraditi insettini tra le sue foglie e hanno dovuto correre ai ripari acquistando dei prodotti specifici per allontanarli. Il rischio maggiore è relativo agli afidi, tanto che ne esiste una varietà, detta Aphis neriiè, chiamata anche afide dell’oleandro.

Il rischio è, però, maggiore quando si tiene l’oleandro insieme ad altre piante in giardino o in cortile e ovviamente quando le temperature sono abbastanza alte. Uno dei modi che ho sempre trovato abbastanza utile per tenere lontani eventuali parassiti è quello della pulizia delle foglie della pianta.

Fioritura

Ovviamente la bellezza dell’oleandro non è solo nelle sue foglie, ma soprattutto nei suoi fiori di solito bianchi o rosa.

La fioritura, di norma, c’è a partire da giugno fino a settembre, quindi nel pieno della stagione calda e i fiori possono essere abbondanti o meno: molto dipende dal singolo oleandro e dalla sua propensione alla fioritura di quell’anno.

Non ti nascondo che ci sono stati anni in cui le fioriture sono state abbondantissime e altri in cui, invece, sono state molto blande. Per potenziare la fioritura, tuttavia, ho scoperto che a essere abbastanza efficace è la concimazione.

Per stimolare lo sviluppo di nuovi boccioli, ho usato spesso un concime a base di azoto, potassio e adenosintrifosfato iniziando a somministrarlo sin dalla primavera. L’effetto è stato davvero straordinario!


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".