Cosa fare se l’albero di giada mostra segni di marciume

Non avrei mai pensato potesse essere possibile eppure… anche il mio albero di giada ha finito per darmi qualche problema!

Impossibile” potresti pensare. Eppure, anche questa pianta super resistente, il cui nome botanico è Crassula Ovata, può incorrere in alcuni rischi se non si presta ben attenzione alle sue necessità.

E, infatti, qualche distrazione mi è quasi costata la vita della pianta. Il problema? La pianta ha iniziato a manifestare alcuni sintomi tipici del marciume radicale.

Se questo accade, ti svelo subito cosa occorre subito fare per evitare che sia troppo tardi per l’albero di giada.

Interruzione delle innaffiature

Partiamo dalle basi: il marciume delle radici deriva da un’eccessiva esposizione delle radici all’acqua e all’umidità. Insomma, probabilmente si è innaffiata troppo la pianta!

Capita soprattutto nelle fasi transitorie, ad esempio in autunno quando le temperature cominciano a scendere e non sappiamo ancora bene come regolarci con le innaffiature.

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Quando l’albero di giada presenta i sintomi del marciume (quindi parti annerite o molli), bisogna immediatamente interrompere ulteriore somministrazione d’acqua.

Potatura aerea

Importante poi è lanciare uno sguardo attento alla chioma dell’albero di giada per capire se alcune sue parti siano state intaccate dal marciume.

Se l’albero di giada presenta delle foglie o intere sue parti annerite, più scure o comunque molli, il mio consiglio è quello di rimuoverle per evitare che il resto della pianta. Per farlo è possibile utilizzare delle cesoie ben pulite facendo dei tagli netti.

Potatura delle radici

In realtà, il marciume inizia nella maggior parte dei casi proprio dalle radici della pianta.

L’albero di giada va, quindi, estratto dal suo vaso e dal terreno e vanno esaminate con cura le radici.

Se il marciume non è totalizzante, quindi ci sono parti di radici sane e altre già marce, queste ultime vanno tagliate sempre con l’aiuto di cesoie o forbici da giardino.

Il problema può sorgere quando tutte le radici sono ormai marce. In tal caso, ti suggerisco un rimedio tra poco.

Rinvaso

Importante, poi, è rinvasare l’albero di giada in del nuovo terriccio che sia completamente asciutto.

Prima di farlo, però, io ho fatto asciugare le radici al sole per qualche ora di modo che i residui di acqua o umidità che le stavano danneggiando diminuissero.

Poi, l’albero di giada può essere definitivamente rinvasato.

Moltiplicazione di salvataggio

Poco fa ti dicevo che può capitare l’ipotesi in cui, ahimè, tutte le radici dell’albero di giada sono ormai marce.

In tal caso, si può procedere comunque a un tentativo con tutti gli step che abbiamo appena visto, ma questi possono non bastare a salvare la pianta.

Il mio consiglio, però, è quello di provare a recuperare la pianta attraverso la cosiddetta moltiplicazione di salvataggio.

Pur essendo le radici ormai marce, infatti, quasi sicuramente l’albero di giada avrà mantenuto dei rametti e delle foglie sane. Non sarà difficile, quindi, recuperare una talea della pianta ossia un rametto.

Questo va, poi, rinvasato in un diverso vasetto con del terriccio misto a torba e sabbia dove verrà fatto radicare.

Così, si otterrà una nuova piantina sana da una pianta madre che, purtroppo, non poteva più essere salvata.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".