Se credi che le piante non soffrano il caldo ti stai sbagliando. È vero, in natura dovrebbero esservi abituate, ma le alte temperature possono avere delle dirette conseguenze sulla nostra cura routinaria.
A tal proposito occorre prestare grane attenzione per quanto riguarda il limone a tre aspetti che cambiano col gran caldo e azione che puoi mettere in atto per sostenere il tuo limone in questo periodo dell’anno.
Vediamo insieme come proteggere il limone dal gran caldo estivo.
COSA SCOPRIRAI
Non lasciare il terriccio secco
Siccome il ciclo vegetativo della pianta prevede una fioritura o una fruttificazione anche durante il caldo più asfissiante, in base anche alla varietà di limone che possediamo e di cui abbiamo cura, occorre adattare il nostro ciclo di innaffiature alle esigenze della pianta.
Questo vuol dire che per non lasciare mai a secco il terriccio, soprattutto durante la fase di fioritura, dovrai innaffiare al bisogno, controllando prima lo stato del terriccio per evitare di esagerare o di indurre in sofferenza l’apparato radicale.
Innaffiare non vuol dire soltanto fornire acqua alla pianta e idratare i tessuti, ma l’acqua nel terriccio contribuisce a disciogliere le sostanze nutritive rendendole assorbibili per le radici.
Un limone giovane ha bisogno di tanta acqua, un limone maturo ha una capacità di adattamento maggiore ma non vuol dire che non soffra per il gran caldo. A tutto c’è un limite.
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Nutri il terriccio con fertilizzanti equilibrati
Le abbondanti e frequenti innaffiature tendono ad impoverire il terreno, oltre che disciogliere in breve tempo i nutrienti in esso contenuti.
Il risultato è un terriccio frequentemente impoverito. Gli agrumi sono piante particolarmente affamate e in questo caso il limone non fa eccezione.
Nello specifico, il potassio è capace di strutturare la pianta per sostenere temperature più elevate.
A partire da fine luglio ad ottobre puoi utilizzare un tipo di fertilizzante più bilanciato, che possa fornire le stese quantità di fosforo, azoto e potassio alla pianta e nutrire i frutti.
Esistono specifici concimi proprio per gli agrumi: Compo, ad esempio, ha realizzato una miscela interamente naturale ideale per tutte le coltivazioni biologiche, incapace quindi di alterare chimicamente la struttura del suolo come un comune concime chimico.
La miscela è ricca di ferro e ben bilanciata per apportare tutto quanto occorre agli agrumi.
Potrebbe esserti utile pacciamare
Pacciamare e quindi isolare l’ambiente del sottosuolo da quello esterno consente di proteggere l’apparato radicale ma anche di fare in modo che l’umidità del terriccio possa disperdersi più lentamente.
Esegui una buona pacciamatura, con i materiali che hai a disposizione e sarai sicuro di non rischiare di lasciare il terriccio del limone a secco, poiché si asciugherà molto lentamente.
Certo, prima di far questo assicurati che a composizione del terriccio sia drenante evitando ristagni o il rimedio potrebbe essere peggiore del male.
La corteccia è in grado di dissipare l’umidità e assorbirla prevenendo il marciume delle radici. Decomponendosi, offre nutrienti al suolo fungendo da ammendante. Molti tipi di cortecce inoltre contengono componenti antisettiche e antibatteriche.
La corteccia utilizzata deve avere poca resina per non attirare agenti patogeni e larve pronte a nutrirsene.
Mai utilizzare una corteccia marcia o di piante indotte a marciume.
Quella di pino è facile da trovar ed economico, ricco di sostanze nutritive e Contiene pochissima resina e ha capacità ritentive e antisettiche.