Il Pothos può mostrare goccioline trasparenti ai margini o sulle punte delle foglie, un fenomeno che viene osservato soprattutto nelle ore mattutine o in ambienti particolarmente umidi.
Queste piccole gocce liquide vengono spesso confuse con rugiada o con sintomi di parassiti, ma nella maggior parte dei casi rappresentano una manifestazione fisiologica.
Le foglie, infatti, non traspirano soltanto attraverso gli stomi, ma sono in grado di eliminare acqua in eccesso quando il substrato è molto idratato o quando la pianta si trova in condizioni ambientali che favoriscono un surplus idrico.
Cosa vuol dire guttazione
Il processo responsabile della comparsa delle goccioline è noto come guttazione. Essa avviene tramite speciali strutture chiamate idatodi, collocate ai margini fogliari. Quando il substrato è saturo d’acqua e la pressione radicale aumenta, l’acqua viene spinta verso l’alto attraverso lo xilema caricandosi di alcuni soluti minerali.
Non potendo evaporare correttamente durante la notte, a causa della chiusura degli stomi, la pianta espelle l’eccesso proprio attraverso gli idatodi. Le gocce rilasciate non sono quindi semplicemente acqua, ma una soluzione diluita contenente sali, che può lasciare piccoli residui secchi una volta evaporata.
La guttazione è un meccanismo fisiologico comune in molte specie tropicali da interno e non rappresenta di per sé un segnale patologico.
Quando è un problema
Sebbene nella maggior parte dei casi la guttazione sia un evento normale, alcune condizioni possono accentuarla fino a renderla un campanello d’allarme. Un’annaffiatura eccessiva, un substrato scarsamente drenante o un vaso senza fori possono portare a ristagni idrici che aumentano in modo anomalo la pressione radicale.
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In questi casi le gocce sulle foglie possono accompagnarsi a ingiallimenti basali, crescita rallentata o tessuti molli, segnali tipici di una sofferenza radicale. Anche un’umidità ambientale molto elevata può rallentare la normale traspirazione, favorendo la comparsa frequente delle goccioline.
Solo raramente esse sono collegate a parassiti: la melata prodotta da insetti come cocciniglia o afidi è appiccicosa, viscosa e distribuita su varie parti della foglia, dunque ben diversa dall’acqua limpida della guttazione.
Come gestire i fattori ambientali
Per regolare la guttazione è rilevante intervenire sulle condizioni colturali. Un substrato ben aerato, ricco di materiali drenanti come corteccia fine o perlite, limita l’eccesso d’acqua attorno alle radici.
È utile controllare l’annaffiatura, attendendo che lo strato superiore del terreno asciughi prima di procedere nuovamente. Anche garantire adeguata ventilazione e mantenere un’umidità moderata aiuta a ridurre la frequenza del fenomeno. Qualora la guttazione si presenti sporadicamente e in assenza di altri sintomi, non è necessario alcun intervento: si tratta di un comportamento fisiologico della specie.
Se invece le goccioline sono accompagnate da segni di stress, conviene rivedere gestione idrica e condizioni ambientali per riportare la pianta a un equilibrio corretto.
