Come curare un bonsai di Acero Giapponese

L’acero giapponese, altrimenti noto come Acer palmatum, è originario del Giappone, della Cina e della Corea.

Deve il suo nome botanico alle foglie a forma di palmo della mano con cinque lobi appuntiti.

I fiori giallo-verdastri sbocciano a grappoli e compaiono da maggio a giugno. Esistono innumerevoli varietà di acero giapponese con diversi colori, forme e dimensioni delle foglie.

Gli alberi di acero giapponese sono molto popolari come arbusti ornamentali e proprio per questo si prestano bene alla coltivazione bonsai.

Scopriamo insieme come curare un bonsai di Acero giapponese!

Dove mettere il bonsai

I bonsai di acero giapponese si comportano molto bene in luoghi soleggiati e ariosi.

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Tuttavia, quando le temperature salgono dai 30 °C in su, dovrebbero essere posizionati da qualche parte con luce solare indiretta per evitare di danneggiare le foglie.

L’acero giapponese è resistente al gelo, anche se coltivato come bonsai, ma quando le temperature scendono sotto i -10 °C, dovrebbe essere protetto.

Annaffiatura

Un bonsai di acero giapponese deve essere annaffiato quotidianamente durante la stagione di crescita.

Durante le giornate più calde della stagione vegetativa, a volte è necessario innaffiare l’albero più volte, ma assicurati che il terreno sia drenante per evitare accumuli d’acqua.

Evita di annaffiare con acqua calcarea in quanto l’acero giapponese preferisce un pH neutro o leggermente acido e innaffia il bonsai con la tecnica dell’annaffiatura per immersione.

Concimazione

I fertilizzanti solidi e organici contengono tutti i micronutrienti necessari e agiscono lentamente e delicatamente.

Sono adatti specialmente per i bonsai di acero giapponese più maturi. Assicurati di seguire attentamente le istruzioni per il dosaggio corretto.

Se desideri una crescita più forte su piante giovani, puoi combinarlo con un fertilizzante liquido una volta alla settimana.

Evita concimi con un’alta concentrazione di azoto per evitare che crescano foglie inutilmente grandi.

Potatura

La potatura di germogli e ramoscelli può essere eseguita tutto l’anno.

I rami più solidi dovrebbero essere potati in autunno o in estate, quando la crescita è rapida.

Quando si potano rami spessi si consiglia di utilizzare cesoie sterilizzate per prevenire malattie fungine che possono entrare attraverso le ferite della potatura.

L’acero è particolarmente vulnerabile ad alcune infezioni e malattie fungine. I bonsai maturi con ramificazione delicata possono essere pizzicati per mantenere sottili i rametti.

La potatura delle foglie è la rimozione di tutte le foglie durante la stagione di crescita per incoraggiare un secondo ciclo di crescita. Non dovrebbe essere fatto ogni anno perché mette un po’ di stress sull’albero.

Rinvaso

Il bonsai di acero giapponese dovrebbe essere rinvasato ogni due anni.

Ha radici forti che crescono rapidamente e di solito riempiono il vaso in breve tempo, quindi assicurati di potare le radici in modo efficiente.

Usa una miscela di terreno drenante pensato proprio per i bonsai e miscelato con pomice e roccia lavica.

Parassiti e malattie

L’acero giapponese è una specie arborea molto robusta, ma in primavera può essere colpita da insetti succhiatori di linfa noti come afidi.

Sbarazzati degli afidi vaporizzando una miscela di sapone insetticida fai da te.

L’appassimento provocato dal Verticillium è una malattia fungina che può causare la morte parziale o totale del Bonsai di acero giapponese.

Questa malattia non è curabile e può essere trasmessa ad altri alberi tramite i tuoi strumenti da giardinaggio.

Puoi identificarlo sui tagli freschi come macchie nere sul legno. Se sospetti che il Verticillium sia presente nei tuoi alberi assicurati di pulire e disinfettare accuratamente i tuoi strumenti.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Adriana Capasso
Adriana Capasso
Nata a Napoli e laureata in Lettere. Convinta che prendersi cura degli esseri viventi, imparando a conoscerli sia, alla fine, prendersi cura di se stessi. Parlo delle piante, ovviamente.