Edera, come farla crescere in casa

La sua bellezza è leggendaria e la sua resistenza l’ha resta una delle piante più amate in assoluto: si tratta dell’edera.

L’edera comune, detta Hedera helix, è forse la pianta rampicante più famosa e diffusa. Grazie alla sua resistenza, cresce spesso spontaneamente sulla facciata di ruderi o vecchie case, raggiungendo un’altezza anche di 25 metri.

E, infatti, questa pianta viene spesso utilizzata per decorare balconi o i muri. Ma cosa fare se volessimo coltivarla all’interno della nostra casa?

Alcuni sostengono sia impossibile coltivare l’edera al chiuso, in realtà non è così!

Vediamo insieme come farla crescere in casa ed averla verdissima e rigogliosa.

Ti aspetto nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!

Scegliete il vaso adatto

Per prima cosa dovete dare alla vostra edera il vaso adatto in cui crescere.

Toglietela dal vasetto in plastica in cui solitamente la vendono: la plastica, infatti, attira il calore e può danneggiare la pianta.

Scegliete vasi in terracotta o, ancor meglio, in ceramica.

Questi sono freschi e tengono la piantina al riparo dalle temperature troppo alte.

Potete tenere l’edera in un vaso sospeso oppure su una mensola, così che penda verso il basso.

Datele la giusta luce

Come è noto, l’edera non ama troppa luce. Anche quando è all’esterno, l’ideale per questa pianta è la mezz’ombra.

In casa, tenetela lontana dai davanzali troppo esposti alla luce del sole. Scegliete ambienti luminosi, ma non troppo.

N.B: a volte, l’edera cresce anche in ambienti abbastanza bui, ma potrebbe risentirne con un ingiallimento delle foglie e un arresto nella crescita.

Innaffiate spesso

Rispetto a quando è tenuta all’aperto, l’edera in casa deve essere innaffiata con maggior frequenza.

Utilizzate acqua tiepida e preferite quella piovana, che è meno calcarea di quella del rubinetto.

Prima di innaffiare, inoltre, controllate sempre lo stato del terriccio: se questo è molto umido, aspettate ancora qualche giorno prima di dare altra acqua alla vostra edera.

In inverno, sospendete quasi del tutto le innaffiature.

Regolate la temperatura

Fondamentale è che teniate la vostra edera in una stanza non troppo calda e non riscaldata.

La temperatura ideale per l’edera va tra i 2 e i 16 °C.

Inoltre, tenetela distante da fonti di calore diretto come camini, termosifoni, condizionatori o stufe.

N.B: se la pianta cresce troppo sottile la causa può essere un ambiente troppo caldo.

Proteggete dal caldo

Poiché l’edera non ama le alte temperature, in estate questa pianta tende a soffrire molto.

Se la tenete in una stanza dove la temperatura supera i 25 °C per molte ore al giorno, dovete proteggere la vostra pianta dal caldo.

Un rimedio semplicissimo consiste nel vaporizzare un po’ d’acqua sulle foglie almeno una volta al giorno.

Quest’azione vi aiuterà a mantenere la vostra pianta fresca e in salute anche nei mesi più caldi.

Cambiate l’aria alla stanza

L’edera soffre se l’aria della stanza è troppo secca.

Ogni tanto, almeno un paio di volte al giorno, aprite le finestre consentendo un ricambio d’aria.

In questo modo, la vostra pianta crescerà più forte e robusta.

Concimate

Per supportare e aiutare la vostra edera nella crescita, potete concimarla.

Il periodo ideale per concimare la pianta sono i mesi caldi, quindi in primavera e in estate.

Concimate una volta al mese, preferendo un concime liquido a base di azoto e magnesio. Di solito, il concime va diluito nell’acqua di innaffiatura.

Sospendete la concimazione nei mesi freddi.

Attenzione ai parassiti

Se tenete l’edera in casa, è difficile che venga attaccata dai parassiti.

Può capitare, però, di trovare sulle sue foglie il ragnetto rosso: questo piccolo animaletto può danneggiare le foglie e indebolire la pianta.

Per liberarvene, mescolate acqua (circa 650 ml) e aceto bianco (circa 350 ml). Mettete il tutto in una bottiglia spray e spruzzate sulle foglie infestate.

Ripetete ogni 3-4 giorni finché il parassita non sarà scomparso.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".