Moltiplica il Pothos con il metodo della Talea da nodo

Il pothos è una pianta che con poche cure dà molte soddisfazioni e a ciò si aggiunge che è anche facile da moltiplicare.

La moltiplicazione da talea è quella più gettonata e la percentuale di successo è molto alta.

Tuttavia devi sapere che c’è un metodo che ti aiuta a fare in modo che da un singolo ramo tu possa ricavare più talee possibili dal tuo pothos.

Scopriamolo insieme!

Cosa significa talea di nodo

Il nodo non è altro che il punto di intersezione sullo stelo di una pianta da cui hanno origine nuove foglie o ulteriori rami della pianta stessa.

Fare una talea di nodo significa nient’altro che ricavare una talea, appunto, per ogni nodo presente sullo stelo della pianta.

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In questo modo puoi massimizzare in modo semplice la quantità di piante che puoi creare dal tuo pothos oppure puoi dar vita ad una pianta che da subito appare folta.

Come tagliare la talea di nodo

Per ricavare la talea di nodo devi semplicemente individuare su uno stelo di circa 15-20 cm quante intersezioni sono presenti.

Dunque su uno stelo con 5 nodi potrai ricavare 5 talee diverse.

Ogni talea di nodo deve però avere anche una radichetta, le protuberanze scure che vedi e da cui si svilupperà la radice principale che darà vita alla nuova pianta.

Taglia 2 cm prima del nodo e 2 cm dopo il nodo con forbici pulite e disinfettate.

Metti nel terreno la talea

A questo punto puoi decidere se interrare le talee singolarmente o piantarle nello stesso vaso per avere una pianta già folta.

Ti consiglio di preferire la moltiplicazione in terreno alla moltiplicazione in acqua così da evitare un step e rendere ancora più semplice il procedimento.

Tieni però sempre umido il terreno soprattutto nelle prime fasi di radicazione facendo attenzione a non accumulare acqua stagnante che porterebbe al marciume delle talee.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Adriana Capasso
Adriana Capasso
Nata a Napoli e laureata in Lettere. Convinta che prendersi cura degli esseri viventi, imparando a conoscerli sia, alla fine, prendersi cura di se stessi. Parlo delle piante, ovviamente.