Perché le foglie dell’Albero di Giada non sono carnose?

Alcuni la tengono in piccoli vasetti da interno, altri in vasi più grandi sul balcone o in giardino: l’Albero di Giada, il cui nome botanico è Crassula Ovata, è una pianta grassa estremamente resistente che chiunque, anche chi non ha il pollice verde, può coltivare.

Le sue foglioline, rotonde e spesse, sono il suo segno distintivo: secondo la tradizione cinese la loro forma ricorda quella delle monete e, proprio per questo, la pianta porterebbe fortuna.

A volte, però, sono proprio le sue foglie a darci problemi: in molti si lamentano del fatto che, col tempo, queste perderebbero spessore diventando sottili e meno carnose.

Da cosa dipende questo problema e come fare per risolverlo? Scopriamolo insieme.

Poca acqua

Molte persone, poiché l’Albero di Giada è una pianta grassa, lo innaffiano poco o non lo innaffiano affatto, pensando che le sue riserve d’acqua siano illimitate.

In realtà, le innaffiature devono essere pochissime soltanto nei mesi freddi. In primavera e soprattutto in estate, invece, quando le temperature aumentano, questa pianta ha bisogno di acqua per potersi mantenere in forma.

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Ricordate di tenere il terreno costantemente umido, ma mai bagnato. Quando non riceve abbastanza acqua, le foglioline tendono ad assottigliarsi, diventando sottili e spesso grinzose.

Attenzione: quando la vostra Crassula Ovata presenta uno stato di sofferenza o sta appassendo senza apparente motivo, chiedete consiglio a un professionista.

Sapete quanto innaffiare l’albero di giada? Leggete qui per scoprirlo.

Assenza di luce

Vi avranno detto mille volte che questa pianta è talmente resistente da sopravvivere ovunque! In parte è vero, ma non mantiene dappertutto la stessa bellezza.

Nei luoghi non abbastanza illuminati, infatti, le foglie dell’Albero di Giada possono perdere il loro colore verde brillante, sbiadendo o ingiallendo. Inoltre, le foglie non sono più carnose.

L’ideale è tenere questa pianta in un luogo dove ci sia luce solare indiretta forte o anche un po’ di luce solare diretta.

Mettetela subito alla luce e vedrete le sue foglie tornare a crescere grandi e doppie!

Sospettate che la piantina abbia una malattia? Qui trovate le più comuni.

Vaso troppo piccolo

Quando il vostro Albero di Giada ha superato un anno di età ed è ancora in un vaso piccolo e poco profondo, le sue radici possono essere in sofferenza.

Uno dei segni più evidenti di questo stato è proprio l’assottigliamento delle foglie che possono anche diventare più scure.

Rinvasate in un vaso leggermente più grande e provate a fare del rinvaso un’abitudine annuale da fare all’inizio di ogni primavera: in questo modo, darete alla pianta possibilità di espandersi e di mantenere sane tutte le sue componenti, tra cui le foglie.

Scoprite qui come stimolare la crescita di nuove foglioline.

Carenza di sostanza nutritive

In estati particolarmente calde e torride, dopo molte innaffiature, oppure quando non cambiamo il terreno alla pianta da molto tempo, le sostanze nutritive possono scarseggiare o esaurirsi del tutto.

In questo caso, possiamo rimediare in due modi. Il primo è quello di rinvasare usando del nuovo terriccio: questo, infatti, sarà ricco di nuove sostanze nutritive che aiuteranno l’albero di giada a mantenere sane le sue foglie.

Il secondo, invece, consiste nella concimazione.

A partire dalla primavera, infatti, potete concimare questa pianta fino alla fine dell’estate. Preferite l’utilizzo di un concime liquido da diluire nell’acqua di innaffiatura e da somministrare secondo le indicazioni di produzione.

Un’alternativa naturale è quella dell’emulsione di pesce che fornisce un alto quantitativo di azoto, utile per vedere le foglie tornare carnose e belle.

N.B: scoprite qui la posizione perfetta per questa pianta.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".