Ti presento la varietà di Filodendro dai Colori Brasiliani che si cura in questo modo

Tra la varietà di Filodendro più attraenti non può di certo mancare quella del Philodendron Brasil, chiamata in questo modo per l’evidente richiamo della variegatura e dei suoi colori a quelli brasiliani.

Anche se appartenente ad una delle famiglie più comuni di piante d’appartamento, il Filodendron brasil potrebbe avere necessità leggermente diverse.

A tal proposito, averne cura come un comune filodendro potrebbe indurti in errore.

Dunque, scopriamo insieme di cosa necessita questa varietà nello specifico e come averne cura senza fare errori.

Di quanta luce ha bisogno?

Il Philodendron Brasil è spesso considerata una pianta che richiede poca luce, ma in realtà darà il meglio di sé con una luce brillante e indiretta.

Le finestre rivolte a est e ovest sono generalmente luoghi eccellenti per fornire una buona illuminazione a questa bellissima varietà di Filodendro.

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Qualora dovessi posizionarlo rivolto a sud, ricorda di filtrare la luce diretta se troppo cocente per evitare di bruciare le belle foglie variegate.

Di quanta acqua ha bisogno?

Questa varietà di Philodendron non ha pretese di alcun tipo anche se rispetto ad altre varietà della sua stessa famiglia potrebbe mostrare maggiore suscettibilità al marciume.

Fai in modo di innaffiare questa pianta quando il terriccio comincia ad asciugarsi, senza lasciarlo zuppo o secco per troppo tempo.

Terriccio

Il Philodendron Brasil apprezza particolarmente un terriccio leggero e ben drenante che abbia almeno la metà della sua composizione in materiale grossolano e inerte come perlite o argilla espansa.

Aggiungi a questo della torba o terriccio universale di buona qualità e avrai ottenuto un ottimo mix da invasatura per questa varietà di filodendro.

Apprezza l’umidità

È pur sempre una pianta dal genere tropicale ma a differenza delle varietà della sua famiglia ha una buona tolleranza agli ambienti che non sono troppo umidi.

Certo, non va tenuto in ambienti secchi, ma non necessita di un’umidità elevata come gli altri filodendri.

Presta attenzione ai periodi invernali, quando in casa vi sono i riscaldamenti accesi che seccano di molto l’aria. Tienila lontana da termosifoni o condizionatori.

Potatura

Il filodendro brasil non richiede una potatura specifica se non quella che prevede di mantenere pulita la sua chioma da parti secche o danneggiate.

La potatura, inoltre, può innescare la nascita di nuove foglioline dai nodi rimasti sul gambo, rendendo la chioma più folta, se effettuata durante il suo periodo di crescita.

Come propagare

Un buon metodo per questa varietà, ma per il genere philodendron in generale, è quello della riproduzione tramite talea.

Ogni nodo fogliare sarà in grado di radicare e di produrre nuova vegetazione, soprattutto se già dotato di piccole radici aeree.

Taglia appena sotto un nodo, lasciando solo qualche foglia, utilizzando cesoie ben disinfettate.

Puoi lasciarle radicare mettendo la base del nodo in acqua e veder crescere le radici prima di spostarle in un vaso con terriccio.

Il nuovo impianto maturerà in due o quattro mesi. La velocità di crescita dipende dalla luce e dal calore dell’ambiente.

Puoi impiantare un nodo se ha già radici direttamente in un terriccio umido ma drenante, soffice.

Parassiti e malattie

Ciò che ti farà piacere sapere se coltivi questa varietà è la sua resistenza a parassiti e malattie. Oltre ad avere foglie dure e cerose che non cadono facilmente in infestazione, la loro rapida crescita li aiuta a riprendersi dalle perdite.

Dai sempre un’occhiata alla parte inferiore delle foglie, potresti trovarvi i soliti parassiti succhiatori come cocciniglia, afidi o acari.

A volte l’umidità che la pianta riceve, se eccessiva, può portare alla formazione di infezioni fungine che vanno a macchiare le belle foglie variegate. In quel caso un rinvaso con terriccio nuovo e disinfettare le radici è il minimo che tu possa fare.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.