Non c’è bisogno di usare molte parole per dire perché l’Aloe Vera è una pianta tanto amata e scelta da chi vuole regalarsi un angolo verde.
Sicuramente, uno dei primi motivi è la sua immensa resistenza. Bisogna, però, fare attenzione a non scambiare la sua tenacia per… immortalità!
È bastato un paio di notti un po’ più fredde per vedere le sue foglie diventare secche, ingiallite e appassite. Ammetto che non è stato proprio un bello spettacolo. All’inizio pensavo di aver perso irrimediabilmente questa pianta.
Poi, ho messo in pratica alcuni piccoli accorgimenti, che alla fine hanno dato ottimi risultati. Sono riuscito a recuperare la pianta che, alla fine, era addirittura più bella di quando l’ho acquistata! Ecco i passaggi da seguire.
COSA SCOPRIRAI
Potatura di salvataggio
La prima cosa che ho fatto può sembrarti un po’ strana, eppure è un passaggio necessario: si tratta della potatura di salvataggio.
Ho quindi rimosso le foglie secche, usando delle cesoie pulite, facendo attenzione a non danneggiare troppo la base della pianta.
In questo modo, ho pulito la pianta dalle parti che ormai non potevano più essere recuperate e che rischiavano, con la loro presenza, di aggravare ancora di più la situazione.
Messa a riparo
La mia aloe era appassita a causa di un’esposizione troppo fredda. Così, ho ritenuto giusto spostare la pianta in un posto dove le temperature fossero un po’ più alte.
Ho portato la pianta dal balcone alla veranda, un po’ più protetta dalle intemperie tipiche dei mesi invernali.
Ricorda che l’aloe è una pianta succulenta che ama il caldo, e se esposta a temperature inferiori ai 5°C per troppo tempo, può soffrire gravemente e, nei casi estremi, andare incontro anche alla morte.
Nel mio caso ero fortunato, avendo a disposizione la veranda, ma puoi anche pensare di portare l’aloe temporaneamente in casa a temperature più calde.
Non va commesso l’errore, inoltre, di mettere l’aloe troppo vicina a fonti di calore artificiale, come termosifoni o stufe, che possono seccare troppo l’aria e compromettere gravemente la salute della pianta.
Ricrescita
Dopo aver potato un’aloe ormai rovinata e averla spostata in un posto più adatto alle sue esigenze, bisogna prendersene cura così da stimolare una sana ricrescita delle sue foglie.
Ho continuato a non esagerare con l’acqua, in quanto le piante succulente non amano i ristagni. Per questo, ho annaffiato solo quando il terreno era ben asciutto: cosa che, nei mesi invernali, si ha con maggior rarità.
Inoltre, è importante ricordare che è comunque fondamentale offrire all’aloe vera una buona dose di luce solare. Elemento indispensabile perché l’aloe si sviluppi e cresca in modo rigoglioso.
Dovrai comunque attendere fino alla primavera per vedere uno sviluppo più rapido e inteso: solo tra aprile e giugno l’aloe riprenderà finalmente tutto lo splendore che ormai credevi avesse perso per sempre.