Chi ha un ciclamino in casa sa bene quanto possa essere bello durante l’inverno, con i suoi fiori colorati e le foglie dal disegno decorativo, ma spesso arriva giugno e la pianta sembra del tutto irriconoscibile.
Restano solo lunghi steli molli, rossicci, senza fiori e senza foglie, che fanno pensare a una pianta ormai persa.
In realtà, questo è un passaggio del tutto naturale nel ciclo di vita del ciclamino, e sapere cosa fare in questo momento è la chiave per aiutarlo a rinascere rigoglioso quando tornerà il freddo.
Si sta solo riposando
La prima cosa da sapere è che il ciclamino, con il caldo, entra in riposo vegetativo. Questo significa che si ritira, lascia andare foglie e fiori, e si concentra a conservare le energie nel suo bulbo. I lunghi steli che restano attaccati al centro, rossastri e molli, sono i resti di una fase attiva ormai conclusa. A prima vista sembrano preoccupanti, ma è tutto normale: non bisogna spaventarsi né pensare che la pianta sia spacciata.
Anzi, se osservi con attenzione il bulbo, probabilmente è ancora duro al tatto e ben saldo nel terreno. Questo è il cuore vivo del ciclamino, ed è da lì che, quando torneranno le temperature più fresche, partiranno nuove foglie e poi nuovi fiori.
Cosa fare in questo periodo
Il momento migliore per aiutare il ciclamino a superare l’estate è proprio adesso, quando è spoglio. È importante rimuovere con delicatezza i vecchi steli secchi o flosci: basta tirare leggermente alla base, senza usare forbici, per evitare di lasciare ferite aperte sul bulbo.
Poi, se la pianta è ancora nel vaso dove ha fiorito, si può valutare di rinvasarla in un terriccio nuovo e leggero, con un buon drenaggio. Questo perché durante la fioritura il terriccio si impoverisce e tende a trattenere troppa umidità, cosa molto pericolosa per il bulbo durante i mesi caldi.
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A questo punto, la pianta va spostata in un luogo fresco, asciutto e ombreggiato, dove possa “dormire” indisturbata per tutta l’estate. Meglio non innaffiarla più, o farlo solo raramente, giusto per evitare che il terreno diventi completamente secco e polveroso. L’acqua, se in eccesso, rischia di far marcire il bulbo.
Il risveglio in autunno
Verso fine settembre o inizio ottobre, se il bulbo è rimasto integro, si noteranno i primi segnali del risveglio: una piccola punta verde che spunta dalla terra, il primo accenno di una nuova foglia. È allora che bisogna riportare il ciclamino alla luce, ricominciare con innaffiature regolari, e – se necessario – trasferirlo in un vaso leggermente più grande.
Se curato nel modo giusto, il ciclamino tornerà a fiorire con forza, forse anche più dell’anno precedente. E tutto parte da questo momento, quando sembra ormai finito ma sta solo preparando il terreno per una nuova stagione.
Quindi, davanti a quei lunghi steli molli e senza foglie, la risposta è semplice: non gettarlo via. Osservalo, accompagnalo nel suo riposo, e preparati ad accoglierlo di nuovo in inverno con tutta la sua eleganza.