3 motivi per cui non riuscivo a far arrampicare l’Edera al supporto e come ho risolto

Sin da quando ho cominciato ad addentrarmi nel mondo delle piante, ho sempre provato un certo fascino per l’Edera.

Questa rampicante dall’aspetto sinuoso e dal portamento elegante mi è sempre sembrata particolarmente luminosa, capace di dare un tocco in più a ogni giardino o balcone.

Così, non ci ho messo molto a provare a farne crescere una acquistata al vivaio, provando a farla arrampicare a un supporto in legno.

Solo dopo un po’ ho capito che commettevo alcuni errori. Proverò a sintetizzarli, offrendoti un quadro di quello che non va fatto onde evitare che l’edera non riesca ad arrampicarsi sul supporto.

Posizione troppo bassa

Il primo e forse più grave errore che commettevo era quello di collocare l’edera troppo in basso, ossia sul pavimento del balcone, ma in una posizione dove la luce non raggiungeva questa pianta.

Nonostante ami anche le posizioni ombreggiate, l’edera ha un tasso di crescita decisamente più basso quando esposta poco alla luce del sole. Un altro ostacolo era che, in inverno, la temperatura basale del pavimento era spesso troppo fredda e rischiava di far gelare il terreno, danneggiando la pianta.

Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!

Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!

Insomma, cresce di più e con più facilità in un ambiente un po’ più luminoso, anche se la luce diretta può danneggiarla.

Ho risolto mettendo la pianta su di un sottovaso alto o un gradino così che arrivasse a essere colpita dalla luce. Di fatto, devi semplicemente far attenzione all’esposizione dell’edera.

Supporto non sempre adatto

Per far arrampicare bene una piantina d’edera è ovviamente fondamentale scegliere il supporto giusto.

Inizialmente sbagliavo perché sceglievo dei supporti a stelo che semplicemente svettavano verso l’alto.

In realtà, il supporto migliore per questa pianta è quello a graticola che può essere in metallo o, meglio, in legno. Il supporto a graticola permette ai lunghi e sinuosi steli dell’edera di arrampicarsi trovando un buon supporto in ogni direzione e, quindi, di crescere con maggior facilità.

Se, però, vuoi far arrampicare l’edera lungo una ringhiera, ad esempio, dovresti cambiare totalmente posizione alla pianta, mettendola su di un vaso da ringhiera e facendo sì che le fronde si avvolgano intorno alla ringhiera stessa. Puoi aiutarle con dei nastri di stoffa o bastoncini che tengano le fronde più lunghe vicine alla ringhiera stessa.

Vaso troppo piccolo

Ho scoperto troppo tardi che uno dei principali errori che commettevo con questa pianta aveva a che fare con la grandezza del suo vaso!

All’inizio, infatti, pretendevo che la mia edera crescesse nonostante l’avessi lasciata nel vaso dove stava quando l’avevo acquistata: un vaso piccolo e non certo adatto a una pianta d’edera più grande.

Ho risolto rinvasando la pianta in un vaso più grande da porre alla base della graticola. In realtà, ho scoperto anche che esistono delle graticole con alla base già un sottovaso dove poter mettere la propria edera.

Insomma, se vuoi che questa pianta cresca, rinvasala in un vaso più grande così da dar modo alle sue radici di svilupparsi in profondità e larghezza supportando una maggior crescita delle fronde e una loro maggiore stabilità.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".