Come potare il Falangio?

La prima volta che ho visto questa pianta ero a casa di un amico: subito mi ha colpito la semplicità delle sue forme, un qualcosa che mette familiarità a chi decide, anche se inesperto, di iniziare a coltivare questa pianta. Sto parlando del Falangio.

Conosciuta anche come pianta nastrino e pianta ragno (proprio per la strana forma delle foglie), il falangio è molto più comune di quanto si possa pensare. Si tratta di una pianta semplice, venduta spesso anche negli store di arredamento e nei supermercati, oltre che ovviamente dal vivaio.

Ma, dopo aver acquistato e coltivato più esemplari di questa pianta, mi sono improvvisamente chiesto: il falangio va potato? Proverò a darti tutte le informazioni necessarie partendo proprio da questa domanda.

Potatura: sì o no?

Questo mio primo dubbio non è stato di tanto facile risoluzione. In generale, la risposta secca è: no, non va potato. Provo, però, a spiegarti meglio.

Il falangio non va potato in senso comune, infatti non ha rami, fronde o steli che crescono in modo disordinato così da destabilizzare o, peggio, indebolire la pianta.

Tuttavia, vanno potate periodicamente alcune sue parti malate o secche. Questa potatura, più che da manuale di coltivazione, è da buon senso: va effettuata, quindi, per evitare che la pianta sviluppi alcune problematiche.

Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!

Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!

Le parti da potare

Come ho scoperto con un po’ di ritardo, le parti da potare nel falangio sono essenzialmente due.

La prima è quella delle foglie ormai secche. Capita, infatti, che soprattutto nei mesi freddi alcune parti possano seccare. Queste, quando la foglia appare eccessivamente gialla e secca, vanno potate con delle cesoie pulite o forbici da giardino.

La seconda è quella dei fiori che sono abbastanza rari ma che quando seccano e non cadono da soli vanno rimossi dalla pianta anche semplicemente staccandoli con le dita.

Il periodo della potatura

Anche per quanto riguarda il periodo non c’è proprio un momento preciso.

In generale, come ho appreso da chi ne sa più di me, è sempre meglio preferire il periodo dell’inizio primavera così da permettere alle parti potate di ricrescere su impulso dell’alzarsi delle temperature.

Tuttavia, se ci sono parti secche o danneggiate nel resto dell’anno, bisogna comunque intervenire.

Per praticità, almeno una volta al mese, controllo bene la chioma della pianta per verificare che non abbia bisogno di potature anche minime.

Potatura delle punte o di tutta la foglia?

Un altro dubbio che ho dovuto risolvere quando mi sono trovato ad aver a che fare con questa pianta è stato fino a che punto potare le foglie.

Anche in questo caso, si tratta di una soluzione molto semplice.

Se è l’intera foglia del falangio a essere secca o ingiallita, questa andrà potata interamente e, quindi, bisognerà potare quanto più vicino al terreno possibile.

Se, invece, sono solo le punte irrimediabilmente secche o marroni, è possibile anche tagliare solo questa parte delle foglie.

E dopo?

Dopo la potatura, ho fatto caso che la pianta può essere un po’ più debole e fragile.

Ti consiglio, quindi, di prestarle particolare premura. Il modo più semplice per farlo è innaffiarla abbondantemente subito dopo la potatura.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".