Come ho cercato di salvare la mia orchidea dalle radici molli e gialle

Fortuna che avevo messo la mia orchidea in un vaso trasparente: quando le sue radici sono diventate molli e gialle, infatti, sono riuscito subito a vederlo e a capire che c’era un problema.

Certo, non si è trattato di una sorpresa piacevole, ma almeno mi sono messo subito a lavoro per cercare di salvare la mia orchidea.

Ti racconto cosa ho fatto e quali sono stati i risultati sperando, ovviamente, che non capiti anche a te!

Rinvaso in terreno asciutto

Facendo un po’ di ricerche online, ho scoperto che le radici molli e gialli sono spesso sintomo di una marcescenza, a volte causata da eccessive innaffiature.

Per questo, ho deciso di rinvasare la pianta utilizzando del nuovo substrato in modo da evitare che le radici restassero a contatto con un ambiente troppo umido.

Come forse già sai, puoi utilizzare bark o corteccia per il substrato di questa pianta: un elemento molto drenante che, di solito, evita la formazione di ristagni.

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Dopo aver rinvasato, non commettere lo stesso errore e innaffia la pianta non più del dovuto tenendo conto sempre dello stato del terreno, verificando sempre che sia completamente asciutto prima di innaffiare ancora e preferendo sempre l’innaffiatura per immersione.

Protezione dal sole

Non sempre le radici gialle sono sintomo di un inizio di marcescenza. A volte, può trattarsi di un semplice effetto di un’eccessiva esposizione solare.

L’orchidea phalaenopsis preferisce un’esposizione luminosa di tipo indiretto, con una luce solare che quindi non colpisca direttamente la pianta. La luce solare diretta può infatti causare l’ingiallimento delle foglie e la caduta dei fiori oltre che quello delle… radici!

Questo fenomeno è abbastanza comune e può colpire sia le radici sotterranee che quelle aeree determinando il famoso colore giallognolo.

Il problema si verifica nella maggior parte dei casi quando si tiene l’orchidea phalaenopsis all’esterno, pensando che l’esposizione primaverile possa giovarle. Non bisogna mai dimenticare che si tratta di una pianta da interni e che va tenuta all’esterno solo in condizioni di temperatura e luce abbastanza controllate.

Risolvere, in questi casi, è abbastanza semplice. Ho semplicemente spostato l’orchidea scegliendo per lei un luogo un po’ più appartato. In alternativa, puoi utilizzare una tendina filtrante in modo che la luce della finestra non colpisca direttamente la pianta collocata sul davanzale.

Il risultato non è stato immediato, ma sono riuscito a fermare che altre radici sviluppassero lo stesso problema e le radici già colpite non sono peggiorate.

Potatura

Alla potatura ho fatto ricorso una sola volta quando mi sono accorto che gli altri metodi non funzionavano e le radici erano ormai davvero molto molli e non più gialle ma quasi nere.

Per risolvere, ho preso delle cesoie pulite e ho tagliato le radici. Si tratta di una cosa che non andrebbe mai fatta se non in casi davvero estremi in cui l’orchidea ti sembra irrecuperabile.

Nel mio caso, eliminando le radici ormai marce, sono riuscito a evitare che il tutto si propagasse al resto della pianta o che la marcescenza portasse allo sviluppo di infezioni o malattie.

In questo video, viene spiegato come potarle per favorire lo sviluppo di nuovi fiori e radici.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".