Con le temperature che cambiano i danni alle piante a causa del gelo sono all’ordine del giorno e la pachira, se coltivata esternamente, non è immune a questa tipologia di danno.
Ma sai esattamente cosa fare per ripristinare una pianta come la pachira quando è flagellata dal freddo?
Ti spiego quello che va fatto partendo dal riconoscimento dei danni su di una pachira danneggiata dal freddo.
COSA SCOPRIRAI
I danni visibili
I danni relativi alle basse temperature sono facilmente visibili sulla pachira dalla semplice e veloce osservazione delle foglie.
Non possiamo non annoverare le famose “foglie bruciate“, cioè un annerimento dei tessuti vegetali in modo repentino, immediatamente successivo alle gelate.
Le foglie sono molli
I tessuti inoltre tendono a rammollirsi e ad abbassarsi perdendo il loro vigore.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!In questo modo le foglie perdono la loro proverbiale forma ed estensione, a cause delle basse temperature che potrebbero congelare la linfa vitale.
Questo è un grave segno di malessere della pachira che sta faticando molto a svolgere anche le più semplici funzioni vitali.
Le foglie sono spaccate
Le escursioni termiche tra il giorno e la notte fanno in modo che i tessuti possano dilatarsi durante il giorno per il calore, poi restringersi durante la notte per il freddo.
Questo continuo tira e molla causa delle vistose spaccature sulla superficie delle foglie, che segnalano un danno da gelo e che potrebbero attirare i parassiti in agguato anche in inverno.
Limitati a ripulire la chioma
Aspetta almeno 20 giorni prima di effettuare qualsiasi tipo di intervento sulla chioma per far in modo che ulteriori danni e reazioni della pachira possano manifestarsi.
Devi pensare che la pachira ha appena affrontato una situazione che ha comportato uno sforzo enorme per la sopravvivenza, sottoposto ad uno stress senza eguali. La potatura non potrebbe fare altro che indurre ulteriore stress alla pianta che di sicuro non riuscirebbe a fronteggiare.
Limitati a ripulire la chioma solo dalle foglie ormai necrotiche o secche ma non toccare gli steli pendenti o rampicanti.
Evita gli sbalzi termici
Gli sbalzi di temperatura possono mettere a dura prova la pachira in questo momento così delicato, sbalzi possibili per spostamenti messi in atto per proteggere la pianta.
Devi far in modo che la temperatura possa aumentare gradualmente e quindi far acclimatare la pianta prima in un ambiente che non abbia una temperatura superiore ai 15 gradi.
Fornisci nutrienti extra
Comincia a concimare il terriccio per fornire tutti i nutrienti necessari per la ripresa della pachira utilizzando miscele fai da te a base di potassio o azoto.
A primavera avviata puoi utilizzare un concime equilibrato, un NPK 15-15-15 con una buona dotazione di microelementi.