I mesi estivi possono essere sia una benedizione per le nostre piante in fatto di luce e temperatura, ma vi è anche l’altra faccia della medaglia.
Il pothos potrebbe essere vittima proprio dell’altra faccia, cioè di temperature elevate, siccità, ambienti troppo secchi e tanto altro, anche se sono in casa in un luogo protetto.
Anche se di natura tenace è sempre bene sapere cosa fare per rinvigorire il nostro pothos a seguito di un’estate torrida e faticosa.
Vediamo insieme in che modo intervenire ed avere cura dei nostri pothos dopo l’estate.
Rinnova il terriccio
Nonostante non si tratti di una pianta esigente, il pothos necessita di alcune componenti essenziali per sfoggiare la sua chioma senza alcuna macchia e con fogliame abbondante e lucido, soprattutto dopo una lunga estate torrida.
Il terriccio ha conservato la sua capacità drenante?
Nonostante si tratti di una pianta che ama particolarmente un terriccio umido, bisogna sempre ricordare che umido non vuol dire zuppo.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!Il corretto drenaggio evita il marciume radicale e quindi radici zuppe e marce che possono provocare danni al fogliame come macchie marroni, spaccature, foglie molli.
Terriccio ben areato
Un’ulteriore condizione fondamentale per il terriccio di un pothos è che sia ben areato e che non provochi asfissia radicale con conseguente ingiallimento fogliare, perdita delle foglie o una crescita ridotta e per nulla abbondante.
Mescola ad una parte di terriccio universale due parti di fibra di cocco ben inumidita e strizzata, una parte di torba, una di perlite e una di corteccia di pino.
Con questo mix garantirai al tuo pothos non solo i nutrienti e lo spazio di cui necessita, ma le componenti utili a farlo prosperare quali umidità con terriccio areato e ben drenato.
Nutri il terriccio
A seguito di un’estate veramente calda, la pianta ha avuto bisogno di continue innaffiature.
Questo vuol dire che il terriccio è stato frequentemente lavato e probabilmente si è impoverito.
È necessario nutrire la pianta con un fertilizzante, meglio se uno preparato in casa che possa apportare una buona dose di potassio e azoto.
Puoi realizzarne di semplici e ottimi utilizzando bucce di banana o fondi di caffè.
Riempi un contenitore con acqua che andrà a ricoprire tutte le bucce di banana. Per 1l e mezzo di acqua utilizza le bucce di 6 o 7 banane.
Lascia riposare le bucce di banana nell’acqua per circa 15 giorni. Noterai che l’acqua assume un colore brunastro, il che significa che i nutrienti vengono rilasciati nell’acqua.
Dopo circa 10 o 15 giorni rimuovi le bucce di banana dal contenitore. Non gettarle: potresti utilizzarle per creare del compost.
Diluisci l’infuso in 10 litri d’acqua ed otterrai un fertilizzante liquido ricco di potassio.
Ripulisci la chioma
Se a seguito dei mesi estivi vi sono delle parti secche, fai attenzione poiché vanno rimosse e la chioma opportunamente ripulita.
Le parti secche possono essere dimora di parassiti, soprattutto in un periodo così caldo in cui questi insetti proliferano maggiormente.
Rimuovi le parti secche e pota i rami ormai danneggiati, utilizzando cesoie ben disinfettate.