Queste stelle di Natale rosa hanno esigenze diverse da quelle che hanno tutti in casa

Le Stelle di Natale rosa nascono dall’ibridazione mirata della Euphorbia pulcherrima, una pianta che in natura presenta brattee di tonalità variabili, dal rosso al crema.

I coltivatori, selezionando negli anni le sfumature più delicate e le combinazioni di pigmenti più stabili, hanno ottenuto varietà rosa che oggi sono diventate molto apprezzate per la loro eleganza.

Il colore rosa è dovuto a un particolare equilibrio di antociani, sostanze responsabili delle tinte rosate presenti anche in altri fiori ornamentali.

Questa armonia di pigmenti genera una gamma di sfumature che vanno dal rosa cipria al rosa corallo, rendendo queste piante perfette per chi cerca un’alternativa più soft alla classica Stella di Natale rossa.

Caratteristiche delle varietà rosa

La Stella di Natale rosa si distingue per un aspetto più delicato, con brattee spesso più sottili e fogliame leggermente più chiaro.

Benché la struttura della pianta sia la stessa delle varietà tradizionali, le versioni rosa presentano in genere una crescita più compatta e un portamento più ordinato.

Le colorazioni delicate richiedono un ambiente stabile, poiché possono risentire maggiormente della luce troppo intensa o di variazioni brusche di temperatura.

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L’importanza della luce

La luce è un fattore determinante per mantenere vivace il rosa delle brattee. La Stella di Natale necessita di un’esposizione luminosa ma non diretta, poiché i raggi solari intensi possono scolorire o danneggiare le parti più sensibili della pianta.

Una posizione vicino a una finestra orientata a est o a ovest è ideale per garantire una luminosità regolare e diffusa. Le varietà rosa sono più sensibili agli spostamenti continui, quindi è consigliabile trovare una collocazione fissa dove la pianta possa stabilizzarsi e mantenere il suo equilibrio cromatico.

Le temperature ideali

Le Stelle di Natale rosa prosperano a temperature comprese tra 18 e 22 gradi, valori che ricreano l’ambiente ideale per la loro fisiologia.

Temperature inferiori ai 15 gradi espongono la pianta al rischio di perdita delle foglie, mentre un calore eccessivo tende a seccare rapidamente l’aria, compromettendo l’idratazione delle foglie e delle brattee.

È importante evitare sia le correnti d’aria sia la vicinanza a fonti di calore diretto, che creerebbero sbalzi termici dannosi. Per migliorare il benessere complessivo della pianta può essere utile aumentare leggermente l’umidità dell’aria durante l’inverno, quando i riscaldamenti la rendono particolarmente secca.

Come innaffiare

L’irrigazione richiede equilibrio e attenzione, poiché un eccesso d’acqua può provocare rapidamente marciumi radicali. Il terreno deve asciugarsi leggermente tra un’annaffiatura e l’altra, mantenendosi solo appena umido.

È utile controllare il substrato con le dita e irrigare soltanto quando risulta asciutto in superficie. L’acqua deve sempre defluire correttamente dal vaso, evitando ristagni nel sottovaso che comprometterebbero la salute delle radici. L’uso di acqua a temperatura ambiente aiuta a prevenire stress termici e mantiene la pianta più stabile.

Rinvaso e nutrimento dopo il periodo natalizio

Con l’arrivo della primavera le brattee rosa iniziano a perdere colore e la pianta entra in una fase di riposo attivo. Questo è il momento migliore per procedere con un rinvaso, utilizzando un terriccio drenante e leggero che favorisca la nuova vegetazione.

Una concimazione regolare, effettuata ogni due settimane da marzo a settembre con un fertilizzante bilanciato, sostiene la crescita delle foglie e rafforza la pianta in vista dell’inverno successivo.

Le varietà rosa, pur essendo delicate, rispondono molto bene alle cure costanti e si prestano a vivere per diversi anni se mantenute nelle giuste condizioni.

Come far tornare rosa la pianta l’anno successivo

La Stella di Natale è una specie fotoperiodica e ha bisogno di giornate corte per sviluppare nuove brattee colorate. Tra ottobre e novembre è necessario ricreare un periodo di buio assoluto per circa 14 ore al giorno, lasciando la pianta alla luce solo nelle ore rimanenti.

Questo stimola il processo naturale di pigmentazione, permettendo alle brattee di assumere nuovamente la loro tonalità rosa.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.