Osservare le foglie fa capire se la dipladenia vuole acqua o è esposta male

Quando la Dipladenia soffre il freddo, me ne accorgo subito dalle foglie. In autunno, quando la temperatura comincia a scendere sotto i 10°C, noto che il fogliame diventa più scuro e perde la sua naturale lucentezza.

È come se la pianta rallentasse ogni cosa per proteggersi, e lo si vede chiaramente nel modo in cui le foglie iniziano a irrigidirsi e a curvarsi leggermente verso il basso.

Se il freddo è più intenso, compaiono macchie brunastre irregolari, spesso ai margini delle foglie, un po’ come bruciature, ma causate dal gelo.

Anche la caduta improvvisa delle foglie, soprattutto se la pianta era in piena salute, è un segnale che non mi lascia mai dubbi.

Segnali di esposizione sbagliata

Quando la luce non è quella giusta, la Dipladenia lo comunica con chiarezza. Se riceve troppa ombra, le foglie perdono brillantezza e assumono un verde più scialbo, quasi spento, come se mancasse loro energia. A volte si allungano eccessivamente verso la luce, un fenomeno che ho osservato spesso nelle piante collocate sotto balconi troppo profondi.

Al contrario, quando l’esposizione è eccessiva e il sole è troppo forte, soprattutto nelle ore più calde, le foglie mostrano macchie gialle più o meno estese e possono apparire secche ai bordi. Mi è capitato di notare veri e propri aloni chiari, quasi scoloriti, sulle foglie esposte al sole estivo diretto: un chiaro segnale di fotostress. Anche un ingiallimento diffuso senza caduta immediata può indicare che la pianta sta ricevendo troppa luce.

Segnali di stress idrico

Lo stress idrico, che sia per eccesso o difetto d’acqua, è uno dei problemi più comuni sul balcone. Quando la Dipladenia riceve poca acqua, le foglie diventano opache e iniziano ad arricciarsi verso l’interno. In genere noto anche una certa rigidità al tatto, come se la pianta stesse trattenendo ogni goccia possibile.

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L’eccesso d’acqua, invece, porta a un ingiallimento più omogeneo, spesso accompagnato da foglie molli e cadenti. Il terreno rimane freddo e pesante, e a volte persino si sente un odore di umidità stagnante. Se vedo foglie che si staccano con un leggero tocco e appaiono quasi translucide, capisco subito che la Dipladenia sta subendo sofferenza radicale dovuta a troppo bagnato.

Come intervenire sul balcone

Quando riconosco questi segnali, mi muovo sempre con rapidità. In caso di freddo, avvicino la pianta al muro del balcone, la zona più calda e riparata, oppure la sollevo da terra con un rialzo per evitare l’escursione termica notturna. Se l’esposizione è sbagliata, mi basta spostare la Dipladenia in un punto dove riceva luce abbondante, ma filtrata nelle ore più roventi.

Per lo stress idrico, intervengo sul terreno. Se è troppo asciutto, bagno lentamente finché il vaso non drena bene e il fogliame inizia a riprendersi. Se è troppo bagnato, invece, sospendo le irrigazioni e lascio asciugare il substrato, e a volte aggiungo un po’ di perlite in superficie per favorire una migliore aerazione.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giulia F.
Giulia F.
Quando non sto digitando al computer, probabilmente mi troverete nel mio giardino personale, intenta a parlare con le mie piante—sì, è una cosa vera, aiuta la crescita! Mi sono innamorata del giardinaggio fin da piccola, grazie a mia nonna che mi ha trasmesso l'amore per la terra e le mani sporche di fango. Sì, sono quel tipo di persona che sente il bisogno di toccare le piante quando passeggia in un vivaio o in un giardino pubblico. Non posso farci niente, è più forte di me!