Rami lunghi e vuoti sul Geranio? Io li tratto in questo modo

Cosa tocca fare quando il re del balcone, il geranio, si presenta con rami lunghi e secchi?

Innanzitutto, io cerco di ricordare di che varietà si tratta per capire se quel tipo di portamento è tipico o causa di una crescita incontrollata.

Poi mi occupo delle cause della degenerazione del ramo ed in base alla causa agisco di conseguenza.

Ti spiego quello che faccio nel dettaglio quando il geranio ha rami lunghi e vuoti o secchi.

Di che varietà si tratta

Puoi distinguere le varietà di geranio a seconda del portamento della pianta, con una crescita rigida e verticale oppure con un portamento a cascata.

La distinzione è netta e visibile e sarai in grado di distinguere i gerani zonali da quelli a cascata in un batter d’occhio.

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Questa distinzione tra le varietà aiuta a capire se il geranio ha una crescita con un portamento dal ramo lungo e se lungo quanto dovrebbe essere pieno.

Geranio zonale

Oltre ad essere la tipologia più comune e coltivata, il geranio zonale presenza oltre al portamento che lo caratterizza anche un particolare caratteristica della foglia rispetto al colore con una parte centrale più scura.

Le foglie dalla forma tondeggiante crescono su steli carnosi dal portamento eretto.

Tutte le varietà di perlangonium zonale sono estremamente adatte per vasi da balcone o per essere impiantati per decorare aiuole da giardino.

Ne esistono di ogni tipo, con una crescita sia contenuta che cespugliosa e abbondante, con fiori singoli o doppi e con un ampio spettro di colori per le fioriture.

Geranio edera

Il  “Pelargonium Peltatum” è una varietà molto popolare soprattutto per la sua coltivazione in balcone per il suo meraviglioso portamento a cascata, con rami che arrivano anche ad una lunghezza di oltre 1 metro.

Ciò li rende particolarmente adatti per chi ama ostentare fioriture molto abbondanti, ma senza il pensiero di dover spendere tempo nella cura.

Se il ramo è malato

I rami malati devono essere non solo potati ma addirittura sradicati per evitare che la malattia si propaghi su tutta la chioma. Le infezioni fungine si diffondono rapidamente, soprattutto se vi sono condizioni di marciume di rami secchi e bucati o vuoti.

Per queste ragioni i gerani vanno tenuti d’occhio e ripuliti durante tutta la fase vegetativa e sul finire di quest’ultima.

Questo consentirà ai gerani di avere una chioma areata e permetterà alla luce di raggiungere ogni punto evitando un sovraffollamento.

Se il ramo è secco

Spesso è la mancanza di ferro e di azoto a far rinsecchire la chioma e quindi i fiori. Aggiungi al terriccio del fertilizzante a base di fondi di caffè, ottimi per i tuoi gerani, almeno ogni 15 giorni per i mesi estivi.

Puoi utilizzare anche dei fertilizzanti da banco ma se liquidi attenzione al dosaggio. Ricorda di diluirli in acqua sempre ben oltre le dosi indicate per evitare di briciare le radici.

È essenziale periodicamente potare via fiori secchi e ogni parte secca della pianta per evitare che parassiti possano rintanarvisi. 

Con cesoie ben disinfettate e pulite puoi tagliare non solo le parti legnose ma anche un terzo della lunghezza di ciascun ramo. 

La pulizia deve assecondare il risveglio primaverile.

Va fatta con criterio per fare in modo che proprio nel momento in cui il geranio comincia  a mettere su nuova vita, ne abbia spazio e risorse da un punto di vista nutritivo.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.