Come raccogliere il Rosmarino e farlo durare a lungo

Il rosmarino è un’erba aromatica versatile e popolare in cucina, apprezzata per il suo profumo ma anche per il suo valore di arbusto ornamentale.

La corretta raccolta del rosmarino è fondamentale per preservarne la freschezza e il sapore, ma anche per garantire che la pianta continui a crescere cespugliosa.

Vediamo allora come raccogliere il rosmarino per evitare di danneggiare la pianta!

Scegli il momento giusto

Il momento ideale per raccogliere il rosmarino è durante la mattina.

Subito dopo che la rugiada si è asciugata, ma poco prima che il calore del sole diventi troppo intenso e secchi gli oli essenziali, responsabili dell’aroma e del profumo delle foglie.

Evita quindi di raccogliere il rosmarino durante le ore più calde del giorno, poiché le foglie saranno meno profumate.

Usa forbici pulite e affilate

Prima di iniziare la raccolta del rosmarino, un elemento essenziale da non sottovalutare è la scelta delle cesoie o delle forbici comuni.

Assicurati di avere a disposizione forbici da giardino pulite e ben affilate.

Infatti, usare delle cesoie con lame sterilizzate eviterà di trasmettere agenti patogeni alla pianta; è importante anche che le forbici siano affilate poiché ciò permetterà di effettuare un taglio netto e pulito.

Per sterilizzare le forbici immergi le lame in una soluzione di acqua e qualche goccia di candeggina.

Seleziona i rami sani

Osserva attentamente la pianta di rosmarino e individua i rametti che sono sani e vigorosi.

Cerca i rami con un colore verde intenso e foglie turgide e carnose.

Poiché dovrai utilizzare i rami e le foglie di rosmarino per le tue preparazioni è importante che si tratti di parti che non siano malate e che non presentino parassiti.

Considera la raccolta come una potatura

Per evitare di danneggiare la forma della pianta di rosmarino e per permettere alla stessa di continuare a crescere nel modo corretto, dovrai considerare la raccolta come una vera e propria potatura.

Osserva la forma del cespuglio e taglia i rametti in base ad essa, considera anche che dovrai tagliare i rami ad un altezza massimo di 1/3 della pianta rimuovendo le crescite più tenere.

In questo modo stimolerai l’arbusto a creare nuovi getti proprio a partire dai punti in cui hai potato.

Ecco un video che esemplifica i passaggi che ti ho appena spiegato:


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Adriana Capasso
Adriana Capasso
Nata a Napoli e laureata in Lettere. Convinta che prendersi cura degli esseri viventi, imparando a conoscerli sia, alla fine, prendersi cura di se stessi. Parlo delle piante, ovviamente.